Stanno aumentando le diagnosi di ADHD, il disturbo dell’attenzione, fra le donne. Se ne parla sul quotidiano Wall Street Journal che pone alla luce un problema che è in crescita in questi ultimi anni e che fino a poco tempo fa sembrava interessare solamente i minori. Dal 2020 al 2022, spiega il quotidiano americano, il tasso di persone affette da disturbo ADHD è raddoppiato, spinto proprio grazie alla donne in età adulta, e il divario con gli uomini (solitamente più colpiti da questa malattia), si è ridotto notevolmente.
I sintomi dell’ADHD possono essere alimentati dai social media e dalle applicazioni, aggiungendosi poi allo stress e alle responsabilità della vita quotidiana. Victoria Dunckley, una psichiatra di Los Angeles, ha chiesto ai suoi pazienti di fare una pausa dalla tecnologia per quattro settimane per calmare la mente, ma oggi non è semplice visto che ci troppe distrazioni. C’è poi il caso di Rachel Fuhrer, che ha lottato con l’ADHD fin da quando era una ragazzina, diagnosi che si è aggravata ulteriormente quando è sopraggiunto lo smartphone. Le donne con ADHD tutte hanno una relazione complicata con la tecnologia, fonte costante di distrazione. Secondo gli studi il multitasking dei media rallenta le nostre capacità di elaborare e conservare le informazioni, diminuisce la capacità di filtrare le fino estranee e riduce anche la nostra capacità di attenzione.
ADHD FRA LE DONNE, E ANCHE NEI GIOVANI I CASI STANNO AUMENTANDO
C’è poi un’altra questione, le donne che hanno avuto una dignosi di ADHD fin da giovani, possono manifestare ancora di più i sintomi con il passaggio in età adulta per via dei cambiamenti ormonali della gravidanza o della menopausa. Nel contempo i pazienti stanno aumentando anche fra gli adolescenti per via dei social media, della tv e dei giochi.
C’è comunque da dire che nella comunità medica molti camici bianchi sono scettici circa le validità di molte diagnosi di ADHD, in quanto alcuni credono che la tecnologia possa provocare comportamenti che assomigliano solamente all’ADHD. Per Beata Lewis, psichiatra di Brooklyn, è necessario monitorare l’utilizzo del telefono o eventualmente impostare dei limiti sulle app: “Il trucco con l’ADHD è sviluppare strategie per affrontarlo – spiega – la tecnologia aiuta a gestire le cose”.