Verissimo mostra le immagini della proposta di matrimonio di Adi Ezra e delle nozze e Bar Refaeli si commuove. «È molto più protettivo di me. È molto responsabile, è un super papà. È stato scioccante vedere questa sua trasformazione», racconta la modella nello studio di Silvia Toffanin. «Mio marito sarà sconvolto», ha aggiunto invece in merito alle sue immagini da piccola. A proposito della famiglia che hanno costruito insieme ha ammesso: «Ne vorrei quattro, lui mi ha chiesto di fermarmi. Mi ha detto: “Ora basta. Abbiamo già tre figli e abbiamo già tutto”». Allora Silvia Toffanin le ha consigliato di prendersi una pausa. «Magari poi cambieremo idea», ha replicato Bar Refaeli. Chissà allora se la modella riuscirà a far cambiare idea a suo marito… Di sicuro lui può star tranquillo sul loro amore: lei ha occhi solo per lui e Leonardo DiCaprio è solo nel passato. «È l’uomo migliore della mia vita. Mi emoziono ancora quando parlo di lui. Non è semplice mantenere la fiamma accesa, siamo molto fortunati». E poi in arrivo c’è un terzo figlio e sarà un maschietto. (agg. di Silvana Palazzo)
L’amore tra Bar Refaeli e Adi Ezra
Adi Ezra è il nome del marito di Bar Refaeli, la supermodella israeliana che ha sposato nel 2015 dopo due anni di fidanzamento. Insieme hanno avuto due figlie, Liv ed Elle, nate rispettivamente nel 2016 e nel 2017, mentre il terzogenito, un bel maschietto, dovrebbe arrivare ormai il prossimo anno. È stata la stessa Bar ha darne l’annuncio in un’intervista a Verissimo, in onda oggi pomeriggio alle 16.00 su Canale 5. Adi e Bar si sono conosciuti nel 2013 e tra loro è scoccata subito la scintilla. Lei era reduce da una relazione importante, quella con Leonardo DiCaprio, l’attore statunitense con cui ha condiviso ben sei anni della sua vita (dal 2005 al 2011). “Ho vissuto dieci anni molto intensi, ma è arrivato un momento in cui volevo tenere i vestiti in un armadio, non perennemente in valigia”, ha dichiarato in proposito a Grazia. Insomma: meglio fare la mamma e la moglie, sacrificando magari qualche party esclusivo, piuttosto che girare il mondo senza in fondo concludere nulla.
Bar Refaeli: “Adi Ezra è il mondo che posso riempire anche con altri mondi”
In soli due anni, Bar Refaeli si è lasciata rubare il cuore da Adi Ezra ed è diventata mamma “una volta all’anno”, dopo il matrimonio celebrato nel 2015 sul Monte Carmelo. L’amore è arrivato al momento giusto: “Mi sentivo pronta a una vita più normale, la cercavo. Prima dei 30 anni ho vissuto un periodo denso, vitale, ma anche stressante. A un certo punto ho scelto di ridurre i ritmi del lavoro e di viaggiare di meno. Ho sentito l’esigenza di trovare un amore e crearmi una famiglia”. Senza saperlo, i due si cercavano reciprocamente: “È il mio mondo, ma non l’unico che ho: ho il mio lavoro e lui non ha mai bloccato le mie aspirazioni di carriera. Adi è il mondo che posso riempire anche con altri mondi. Perché la cosa più importante in una relazione è ricordarsi sempre che fuori dalla coppia c’è anche un altro universo. Noi ci siamo realizzati nelle nostre vite precedenti e poi, consapevoli che avevamo ottenuto tutto quello che era possibile, ci siamo incontrati per costruire qualcosa insieme”.
Adi Ezra e le figlie Liv ed Elle
Sia Bar Refaeli che Adi Ezra sono concordi nel mantenere il riserbo sulla loro vita privata. “Lui non viene dal mondo dello spettacolo, è presidente di una grande azienda alimentare, non è abituato a essere rincorso dai paparazzi”, spiega Bar. “Per la legge israeliana se noi mettiamo foto delle bambine sui social, i fotografi hanno diritto a pubblicare le immagini di Liv ed Ella sui giornali. Se pubblicassi le loro foto su Instagram, è come se autorizzassi gli altri a fare altrettanto. Il problema non è quindi tanto la privacy o la fama: vogliamo solo evitare la ‘caccia’ alle nostre figlie. Adi non vuole che siano inseguite e spaventate solo per un clic. E sono d’accordo con lui. Evitando la loro esposizione al grande pubblico, abbiamo una vita normale, senza la paura di essere sorprese quando le accompagno all’asilo o andiamo in aeroporto. I giornali non possono neppure sfumare i loro visi”.