E’ stato contestato pubblicamente il noto politico, giornalista e scrittore Mario Adinolfi. Questi, come testimoniato dalle telecamere del Corriere della Sera, e notizia poi ripresa da numerosi quotidiani, è stato vittima di lancio di preservativi in quel di Pomigliano d’Arco, dove lo stesso era presente per inaugurare il proprio tour di presentazione del libro “Il Grido dei Penultimi”. Adinolfi ha postato il video della contestazione sulla propria pagina Twitter con tanto di commento pungente: “Il Corsera pubblica il video dell’aggressione con lancio di oggetti e insulti, 50 contro 1, con carabinieri e polizia che mi scortano per l’accesso alla sala dove presentavo Il Grido dei Penultimi. Fosse accaduto a Luxuria o Saviano? Sai gli editoriali…”. Successivamente, interpellato dall’Adnkronos, ha rincalzato la dose aggiungendo: “Chiaro a tutti, e lo dimostrano anche i video, che all’inaugurazione del tour di presentazione del mio libro ho subito una contestazione. Un ‘picchettaggio fascista’ organizzato da Cgil, Pd, Arcigay e Potere al Popolo. Tutto per non farmi presentare Il grido dei penultimi”.

MARIO ADINOLFI CONTESTATO: “MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DALLA CGIL”

Il presidente del Popolo della famiglia è una persona che spesso e volentieri ha diviso l’opinione pubblica, e ieri era atteso davanti alla sala della Distilleria, che il comune aveva concesso per la presentazione della sua ultima fatica letteraria. Un gruppo di contestatori ha però “interrotto” Adinolfi, e al suo arrivo ha esposto degli striscioni, dopo di che lo ha preso di mira con dei preservativi. “La Cgil nei giorni precedenti la presentazione – ha poi commentato – aveva diramato una nota in cui si contestava il mio diritto di presentare il libro. Conseguenza di questa nota è stata questa mobilitazione attivata, oltre che dalla Cgil, anche dal Pd e da Arcigay“. Si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, con carabinieri e polizia locale che hanno invitato Adinolfi ad utilizzare l’ingresso sul retro: “Sono stato ricoperto di insulti, parolacce e anche lancio di oggetti, in particolare qualche centinaio di preservativi – poi spiegato al termine della presentazione – ‘Siete 50 contro uno’, ho detto ai manifestanti. Poi sono entrato e la presentazione si è svolta con successo. Anche il sindaco, Lello Russo, coraggioso per avermi concesso il patrocinio morale, è intervenuto. E voglio sottolineare che è in profondo contrasto con quanto scritto nel mio libro. Ma si è comportato da sindaco concedendo uno spazio. Ha fatto sentire il suo dissenso e lo ha motivato puntualmente, tanto da dimostrare di aver letto il libro. Sono certo che coloro che mi hanno contestato non hanno letto nemmeno una pagina”.