Prosegue la querelle a distanza fra Adinolfi e la gran parte del mondo sportivo, fra cui l’ex commissario tecnico della nazionale di volley italiana maschile, Mauro Berruto, circa la scelta dell’Italia di fare di Paola Egonu la nostra portabandiera. Due giorni fa il noto politico e blogger Mario Adinolfi aveva pubblicato un tweet in cui esprimeva il proprio malcontento per la scelta: secondo lo stesso infatti, Egonu sarebbe stata selezionata solamente perchè di colore, e non tanto per meriti sportivi. “Paola Egonu diventa portabandiera olimpica perché incarna un cliché e non per meriti sportivi – scriveva sui social 48 ore fa – ci sono almeno 30 atleti nella delegazione italiana con un curriculum più valido della Egonu, ma con la colpa di essere bianchi o eterosessuali. Egonu è un triste inno al conformismo”.
Un commento che ha scatenato numerosi reazioni contrarie sul web, a cominciare, come detto sopra, da quella di Mauro Berruto, oggi responsabile Sport della segreteria del Pd di Enrico Letta, che prima ha scritto: “Quella di Paola Egonu portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi è una notizia meravigliosa per mille ragioni, che solo qualcuno non ha capito cosa rappresenti: che ci si riesca a polarizzare anche su questo è una delle aberrazioni che il nostro Paese continua a proporre”, mentre ieri, subito dopo la sfilata in occasione della cerimonia di apertura delle olimpiadi di Tokyo, ha pubblicato una foto di Paola Egonu che saluta il pubblico con tanto di didascalia “Caro Mario Adinolfi sai chi ti saluta?”.
ADINOLFI E BERRUTO, SCONTRO PER PAOLA EGONU: IL COMMENTO DI SYLLA
In “difesa” della pallavolista della nazionale italiane, sempre che ce ne fosse bisogno, numerose personalità dello sport azzurro, fra cui Miriam Sylla, capitano della stessa squadra, che ha commentato: “Sono orgogliosissima per Paola, appena saputo le ho detto, come prima reazione, ‘”ma così non sfili con me…”. C’è un legame molto forte tra di noi. Subito dopo è subentrato l’orgoglio. Rappresenta tutte noi e il fatto che sia lei a farlo è il massimo dell’espressione. Mi emozionerò anche solo vedendola. Non so cosa aspettarmi, magari anche due lacrimucce scenderanno, ma non glielo dirò”.