L’attacco hacker contro Regione Lazio ha fatto scattare l’allarme sicurezza, Adolfo Urso ha le idee chiare. Il presidente del Copasir, senatore di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni di Tg2 Post ed ha subito evidenziato che la sua Commissione aveva già lanciato un monito: «Il Copasir si è occupato sin dall’inizio del fenomeno, già nel rapporto del 2019 ha individuato la problematica e sollecitato misure adeguate».



Adolfo Urso ha poi aggiunto: «Bisogna aumentare la resilienza del Paese, di ciascuno di noi di conoscere come meglio tutelare se stesso e la rete nel suo complesso. La magistratura sta indagando per un fenomeno di criminalità comune ai fini di estorsione: ce ne sono già stati tanti nel nostro Paese ma non solo».

ADOLFO URSO: “CODICE PENALE VA ADEGUATO”

Adolfo Urso ha acceso i riflettori sulla difficoltà di procedere contro determinati reati, rimarcando la necessità di una modifica del codice penale: «In questa materia è particolarmente difficile individuare la fonte, questo è noto a tutti. Il problema è questo per reagire e combattere. V’è un altro problema: il codice penale italiano non è adeguato a questa materia. Questo è un limite sia nel perseguire il reato, sia per quanto riguarda le rogatorie internazionale, sia nel punire l’eventuale colpevole». Adolfo Urso ha poi annotato un’altra criticità: «Alcune aziende hanno pagato il riscatto, ma la legge italiana vieta il pagamento del riscatto. Anche in questo campo dobbiamo meglio definire i contorni del divieto».



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