Una storia a lieto fine quella del piccolo Enea, il neonato lasciato dalla madre nella Culla per la vita del Policlinico di Milano nel giorno di Pasqua. Come riportato dal Corriere della Sera, il piccolo ha una data di nascita diversa e un nome diverso e ora ha trovato una famiglia dove potrà crescere e intraprendere il suo percorso.
La famiglia adottiva non è a conoscenza della sua storia e si tratta di una coppia di giovani che vivono in Lombardia e che avevano concluso l’iter per diventare genitori adottivi. La scelta del Tribunale per i minorenni è caduta su di loro, “in lizza” insieme ad altri quattro nuclei familiari ritenuti idonei e nelle condizioni per occuparsene. Entrando nel dettaglio della scelta, l’analisi approfondita delle candidature è durata più o meno un mese, come previsto dalla presidente del Tribunale Maria Carla Gatto.
La storia del piccolo Enea
Come ogni anno, sono arrivate 530 domande di adozione e i giudici onorari hanno selezionato cinque aspiranti coppe idonee. Il giudice ha compiuto un’attenta comparazione e la discussione è passato alla Camera di consiglio alla presenza di due giudici togati e due giudici onorari. Ricordiamo che il caso di Enea è diventato virale anche grazie alla lettera lasciata dalla mamma biologica e per l’appello di Ezio Greggio. Fino ad oggi il neonato è stato accudito dallo staff medico della clinica Mangiagalli: “Resterà con noi il tempo tecnico affinchè il tribunale lo possa affidare a una famiglia idonea”, aveva evidenziato il direttore di Neonatologia Fabio Mosca.