Le adozioni da tempo in Italia sono un vero e proprio ostacolo per i tanti genitori desiderosi di avere figli ma che, per una ragione o per un’altra, non hanno la possibilità di farli naturalmente. Le difficoltà che trovano gli aspiranti genitori, infatti, sono parecchie, tra burocrazia, tempistiche estremamente estese e poco chiare, oltre a numerosi vincoli che rendono complesso il percorso di adozione, al punto che troppo spesso si preferisce evitarlo direttamente, o abbandonarlo a metà strada. Conti alla mano, infatti, le adozioni nel 2021 sono state 7.970, rispetto a più del doppio che si registrò nel 2006, ma le associazioni di settore ritengono che le ragioni del calo non sono dovute ad una minore volontà di adottare da parte delle coppie.
Adozioni: la proposta di FdI per semplificarle
Insomma, le adozioni sono complicate ma potrebbero, per certi versi, essere un’utile risposta per tutti coloro che vorrebbero ricorrere al cosiddetto utero in affitto. Per rendere tutto più semplice Fratelli d’Italia sta pensando ad una nuova legge, il cui firmatario principale è Paolo Trancassini, assieme a 14 colleghi. Nel testo, che sarà discusso dalla commissione Affari sociali e Giustizia, finendo poi in Parlamento ed in Senato prima della sua effettiva entrata in vigore, sono previsti già alcuni interventi, ma rimane comune aperto a nuove ed eventuali proposte aggiuntive.
In linea di massima, la legge sulle adozioni prevederà un iniziale aumento dell’età dei genitori che possono adottare, attualmente fissata a 45 anni e che diventerà 50 anni, mentre gli aspiranti genitori non dovranno più essere sposati (o convivere prima del matrimonio) da 3 anni, ma ne basteranno 2. Il capitolo più importante, però, sarà dedicato alla riduzione delle tempistiche, con la previsione entro un massimo di sei mesi per le strutture cui i bambini adottabili sono affidati di comunicare precisamente le anagrafiche dei piccoli. L’opposizione alle adozioni da parte dei genitori naturali potrà essere presentata entro un massimo di 30 giorni, con il magistrato che dovrà fissare l’udienza entro 45 giorni. Il tribunale, inoltre, dovrà comunicare precisamente tutte le tempistiche agli aspiranti genitori, mentre le associazioni dovranno stabilire “tempestivamente” l’adottabilità dei minori.