Sembra che siamo sempre più vicini ad una revisione della legge sulle adozioni che la renda maggiormente al passo con i tempi e con la società che muta. È infatti giunta alla Consulta una revisione proposta dalla Cassazione per tutelare maggiormente gli orfani dei femminicidi. Secondo un articolo di Repubblica, infatti, questi orfani sarebbero doppiamente colpiti dal sistema, prima vittime del brutale omicidio della madre, e successivamente estrapolati interamente dal loro contesto familiare, con il quale devono, per lette, recidere ogni tipo di rapporto e contatto. Secondo la Cassazione il problema è che i bambini non sarebbero correttamente accompagnati nell’elaborazione psicologica del lutto, aggiungendo un trauma ad un altro trauma.
Adozioni: secondo la Cassazione la legge è incostituzionale
Insomma, la Cassazione in merito alla legge sulle adozioni ha chiesto la revisione della Consulta perché si esprima sulla costituzionalità dell’allontanamento forzato dalla famiglia di origine degli orfani per femminicidio e violenza domestica. “La recisione dei legami”, si legge nella nota della Cassazione citata da Repubblica, “con i nuclei familiari originari non è sempre criterio adeguato per fornire una tutela sostitutiva ed effettiva alle situazioni generate da forme di violenza familiare”.
La legge sulle adozioni risale al 1983 ed attualmente non permetterebbe la forma definita “aperta”, ma prevede quella che viene chiamata “legittimante” o “piena”. In questa seconda forma, l’orfano non può mantenere nessun rapporto con la famiglia di origine, recidendo i rapporti anche con, per esempio, gli zii o i nonni, che non c’entrano con la violenza domestica. Secondo la Cassazione ci sono i presupposti per l’incostituzionalità perché violerebbe il principio della centralità dell’interesse del bambino. “Occorre evitare”, scrive la Cassazione parlando delle adozioni, “che il trauma derivato dalla perdita di entrambi i genitori diventi ancora più radicato con la definitiva recisione di legami con importanti figure di riferimento per il loro sviluppo psicologico”.
Cassazione: il precedente sulle adozioni
A smuovere la richiesta di revisione sulla costituzionalità della legge sulle adozioni è stato un caso su cui, recentemente, la Cassazione si è espressa, spiega Repubblica. La Corte avrebbe deciso del destino di due bambini il cui padre ha ucciso la madre. Fortemente legati alla nonna materna, impossibilitata a farsene carico, sono stati assegnati allo zio e allo prozio, che secondo la corte non erano in grado di farsi carico del benessere psicologico dei bambini. L’unica scelta, dunque, sarebbe stata l’adozione legittimante, che tuttavia avrebbe reciso i rapporti con la nonna e gli zii, fondamentali per “l’elaborazione del trauma” per i piccoli secondo la Cassazione. Pertanto avrebbero suggerito una forma di adozione aperta, non concessa dalla legge e che ha portato alla richiesta di revisione alla Consulta.