Maria De Filippi è stata tra gli ospiti di Adrian, lo show del prime time di Canale5 e sicuramente in molti hanno notato come la sanguinaria si sia messa a servizio della trasmissione senza offuscare il padre di casa che, però, non è riuscito a risollevare gli ascolti. La cosa curiosa che la De Filippi ha raccontato in una lunga intervista a Il Fatto Quotidiano è che si è accorta comunque che Adriano Celentano sia rimasto molto colpito e ferito dai commenti sul suo show e dalla poca comprensione che il pubblico ha avuto del suo Adrian in versione animata. Sono stati questi i temi dell’ospitata di Maria De Filippi e Gianni Morandi la scorsa settimana che hanno cercato di ironizzare sulla cosa e lei stessa racconta: “Non lo conoscevo, quando sono andata a fare le prove mi sono messa a sua disposizione. Ho visto un uomo importante, ho cercato in tutti modi di far vedere quello che sentivo per lui. Ho visto una persona ferita per quello che è stato scritto. Diventi un ‘mito’ per il pubblico ma un mito è anche fragile. Dietro c’è una persona che può avere anche momenti di difficoltà”. In futuro li vedremo ancora insieme magari sul palco di Amici 19? (Hedda Hopper)



ADRIANO CELENTANO PROMOSSO DAI SOCIAL MA…

Grande successo social per Adrian. La terza puntata dello show condotto da Adriano Celentano ha conquistato gli utenti Su Twitter, che non sono risparmiati in elogi sia al Molleggiato che alla serie animata. “Continuo a sostenere che è l’opera dei nostri tempi. Non quella di cui abbiamo bisogno, ma è quella che meritiamo #Adrian“, scrive sui social un telespettatore. “Grazie #Adrian – aggiunge subito dopo un altro internauta – fantastica serata, il sapore di quegli eventi di tanti anni fa…”. E ancora: “Mi spiace manchino solo 2 puntate #Adrian, io addirittura vorrei Adrian La Serie 2!!!”. Un successo non scontato per il programma che ha segnato il ritorno di Adriano Celentano sulle scene, soprattutto alla luce dei recenti dati Auditel che hanno penalizzato le prime puntate. Oggi, però, sono in molti a fare un passo indietro, esaltando un artista i cui tratti sono più che geniali: “#adrianocelentano troppo sottovalutato per questo vecchio paese di vecchi. Visionario. #Adrian“. (Agg. di Fabiola Iuliano)



ADRIANO CELENTANO E I TEMI IMPEGNATI DELLE SUE CANZONI

Mai come in questa puntata di Adrian, Adriano Celentano ha sottolineato un parallelismo tra le sue parole e quello che sarebbe accaduto, poco più tardi, nella serie animata. Ripercorrendo il suo bisogno di dedicarsi alle canzoni impegnate, il celebre “Molleggiato ha spiegato da cosa sia nata la sua necessità di parlare di temi sempre più importanti, riconducendo il tutto, ancora una volta, al dolore vissuto da quel ragazzo della via Gluck. I suoi pezzi impegnati riflettono infatti la sua voglia di vendetta, la stessa vendetta che cerca il protagonista della sua serie animata, e che ha origine dal fatto che all’età di dieci anni è stato catapultato “dai prati della via Gluck” in pieno centro: “per me è stato un trauma – ha ribadito Celentano – e mi sono detto ‘perché io prima ero felice e adesso no? Forse perché ci sono troppe case?”. A onor del vero, il Molleggiato ha confermato che via Cesare Correnti, dove ha abitato dopo aver lasciato la sua amata via Gluck, non era poi così male: “rivista quando la rabbia mi era passata – ha spiegato il cantante – l’ho trovata anche carina”. Ma era comunque troppo diversa dalla sua casa, che da sempre occupa un posto privilegiato nel suo cuore.



ADRIANO CELENTANO, UN VECCHIO LITIGIO: “SE CI PENSO…”

L’esperienza a contatto con una realtà fatta di cemento, palazzi e priva di quel verde di cui era circondata un tempo la via Gluck ha condotto Adriano Celentano a formulare una profonda riflessione: “ho cominciato a pensare che il tema importante è la bellezza – ha spiegato il Molleggiato nel corso di Adrian, “ci nutriamo di bellezza e quando la bellezza sparisce cominciamo ad arrabbiarci”. La rabbia, intesa come un fiume d’ira incontenibile, è stato un altro dei temi su cui il celebre Molleggiato ha voluto porre l’accento; per farlo ha rievocato un vecchio litigio con suo fratello, un evento che tanti anni fa, segnandolo nel profondo, l’ha aiutato a trarre un importante insegnamento: “Ho alzato un po’ troppo la voce”, ricorda Adriano Celentano, che all’epoca dei fatti era ancora molto giovane. “Lui era diciotto anni più grande di me e ho visto un’espressione che ha fatto. Quell’espressione – ha aggiunto l’artista – mi è rimasta impressa per sempre e ogni tanto, quando ci penso, mi scende una lacrima”.

IL PARTITO DEGLI INESISTENTI SECONDO ADRIANO CELENTANO

Anche tema della morte, altro grande protagonista della serata, e argomento cardine del monologo di Adriano Celentano, ha condotto, inevitabilmente al discorso della rabbia. La morte è infatti molto presente tra la gente, e “non soltanto dove scoppiano dei focolai, le guerre”. La soluzione? Secondo il protagonista di Adrian, creare il cosiddetto partito degli Inesistenti: “che votano per chiunque, però, dato che sono inesistenti, si faranno conoscere perché si comportano bene”. “Se dovesse nascere questo partito – ha specificato il molleggiato – non si capirà come mai c’è una valanga di voti sproporzionati su un partito anziché su un altro. E potrebbe essere bello”. E dovrebbe essere proprio il nuovo partito a dover fronteggiare il problema della rabbia, con un programma che punti, soprattutto, a eliminare le discussioni: “se uno si arrabbia”, ha spiegato infatti Adriano Celentano, il nuovo movimento dovrebbe non “provare a controbattere con la rabbia”, ma cercare di riportare la conversazione su toni più pacifici. Un’idea che si è conclusa con il suo particolare messaggio alle nuove generazioni: “è bello il fatto di controllare la rabbia”.