Il caso di Adriano Armelin, l’84enne di Pieve di Soligo (Treviso) legato e picchiato a morte da un 36enne di nazionalità marocchina, è stato approfondito a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 28 marzo 2022.
Intervistato dall’inviato del programma, Edoardo Lucarelli, il vicino di casa che ha fermato il killer ha detto: “Lui mi ha riferito che una signora gli aveva dato da mangiare. Mi diceva che era un bravo ragazzo e che non aveva fatto nulla. Io pensavo fosse un balordo. Dopo un po’ l’ho dovuto rincorrere e braccare dietro una recinzione di una casa. L’ho trattenuto, era fatto completo. Alternava momenti di sonno ad altri di grande aggressività. Sono venuto a vedere come stava Adriano… Lasciamo perdere… Era una persona splendida, una persona splendida proprio…”.
ADRIANO ARMELIN: IL SUO AGGRESSORE ERA GIÀ NOTO ALLE FORZE DELL’ORDINE
Nel prosieguo di “Storie Italiane” è stato riferito che in queste ore è iniziato di fronte al gip del tribunale di Treviso l’interrogatorio di garanzia del soggetto pluripregiudicato, Mohamed Boumarouan, che ha aggredito e ucciso Adriano Armelin. Le forze dell’ordine in passato avevano già sanzionato il suo killer, che però era effettivamente a piede libero. Resta da capire se l’omicidio sia stato pianificato oppure no e come si siano svolti i fatti.
Attualmente il nordafricano si trova in cella nel carcere trevigiano di “Santa Bona”, con l’accusa di tentata rapina aggravata e omicidio preterintenzionale. Come riferito dal quotidiano “Il Gazzettino”, Boumarouan, assistito dal suo legale, un avvocato del foro di Firenze, “potrà fornire la sua versione dei fatti. Il sostituto procuratore Giulio Caprarola, titolare del fascicolo, ha chiesto la convalida dell’arresto. Domani è prevista anche l’ispezione cadaverica, preludio dell’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni”.