Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori: il retroscena di Simone Santercole

Simone Santercole è uno degli ospiti di Serena Bortone nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno. L’uomo, figlio di Gino Santercole che, a sua volta, era il nipote di Adriano Celentano, racconta qual era il rapporto tra i due volti noti della musica. “Mio padre e Adriano crescono insieme nella famosa Via Gluck. Papà mi ha sempre detto che Adriano per lui era come un padre, non come lo zio, nonostante tra loro ci fossero solo due anni di differenza. Mio padre da piccolo in collegio ha sofferto e Adriano era l’unico che lo andava a trovare.”



E ancora svela un retroscena su Adriano Celentano e la moglie, nonché sorella di sua mamma Anna, Claudia Mori: “Loro due si sono conosciuti ad Amalfi, stavano girando insieme un film ed è lì che ci sono stati i primi approcci. Poi andarono insieme a Roma a trovare mia mamma Anna che era una grande fan di Adriano e lì conobbe mio padre Gino”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Adriano Celentano: zio e cognato di Gino Santercole

Gino Santercole, scomparso nel 2018, era il nipote di Adriano Celentano, essendo figlio di sua sorella Rosa. In prime nozze Santercole sposò Anna Moroni, sorella di Claudia Mori, diventando così contemporaneamente nipote e cognato del Molleggiato. Ma tra zio e nipote è stata una storia lunga e travagliata. I due crescono insieme in via Gluck e muovono i primi passi insieme nel mondo della musica. Quando lo zio forma i Rock Boys, Santercole entra nel gruppo. Dai Rock Boys, a causa di alcuni cambi di formazione, nacquero I Ribelli, complesso che accompagnava Celentano.



Il 1961 è l’anno della svolta. Insieme allo zio e a Don Backy, Miki Del Prete, Ricky Gianco, Detto Mariano e altri dà vita al Clan. Ma dopo qualche anno le cose iniziano a precipitare: nel 1968 Don Backy abbandona il Clan decretandone la fine, contemporaneamente il matrimonio fra Gino e Anna naufraga. La cosa avrà enormi ripercussioni sulla sua carriera, ma anche sul suo rapporto con lo zio e la moglie Claudia Mori.

Gino Santercole: la canzone “Adriano t’incendierò” e la pace nel 1999

Nel 1981 Gino Santercole scrive la canzone “Adriano t’incendierò”, co-firmata da Don Backy. Nella canzone viene raccontata la storie del Clan come una favola: ci sono un castello, un re (Celentano) irretito da una strega (Claudia Mori) che lo convince a mangiare una mela marcia nonostante il parere contrario degli amici. Ci sono anche i due autori: Santercole è il nipote del re e voce narrante, Don Backy è il mago che gli suggerisce di bruciare il re per salvarlo. “Adriano t’incendierò era una cosa satirica, non era niente di serio. D’altra parte sono sicuro che Adriano non sia stato l’unico responsabile della mia emarginazione. Lui era in una posizione difficile, stretto dalle pressioni della moglie e della cognata”, disse Santercole in un’intervista al Corriere della Sera.

Il gelo fra zio e nipote dura fino al 1987, quando Adriano Celentano lo chiama per partecipare a una puntata di Fantastico 8: i due cantano proprio “Adriano t’incendierò”. Nel 1999, per aiutare il collega Pio Trebbi – cantante del “Clan Celentano” – Santercole collabora alla realizzazione del suo disco e insieme scrivono il brano “L’ultimo del Clan”. Lo stesso anno Celentano li invita a partecipare a una puntata del programma televisivo Francamente me ne infischio, siglando la pace tra loro.