Adriano Pappalardo racconta il primo incontro con Lucio Battisti: “Sto Pappafico me lo piglio io”
Adriano Pappalardo ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Il 78enne ha raccontato il primo incontro avvenuto con il grande amico Lucio Battisti, avvenuto nel 1970. Nel corso di un provino il padre di Niccolò Fabi, Claudio si mise al pianoforte e chiese ad Adriano Pappalardo di cantare il brano ‘Yesterday’. A metà canzone giunse Lucio Battisti e Pappalardo quasi si paralizzò. Dopo aver chiamato Mogol, Battisti disse: “No, sto Pappafico me lo piglio io“. Al secondo incontro, invece: “diedi una craniata allo spigolo, mi colava il sangue sulla fronte però continuavo a cantare. Lucio si preoccupò“, ha raccontato Adriano Pappalardo.
L’artista partecipò al Festivalbar nel 1972 con ‘E’ ancora giorno’ di Mogol e Battisti. “In sala di incisione cantavo a occhi chiusi, concentrato. A un tratto sentii una voce in tre tonalità più alte. Mi voltai, era Lucio. Poi però volveva cancellarla(…). Alla fine la lasciò. E si piazzò seconda in una hit parade piena di brani di Battisti, dietro a ‘I giardini di marzo'”, ha affermato Adriano Papplardo al Corriere della Sera. Con Lucio Battisti divennero inseparabili, abitando molto vicini. Facevano surf insieme a Bracciano e, inoltre Pappalardo lo convinse a correre: “Era piazzatello, aveva le gambe grosse, io già correvo la 10 km”.
Adriano Pappalardo racconta: “Lucio Dalla suonava il piffero, Claudio Baglioni cantava le stornellate”
Negli studi della Rca, Adriano Pappalardo ebbe modo di conoscere tanti altri artisti: “Lucio Dalla suonava il piffero e faceva strani vocalizzi. Claudio Baglioni cantava le stornellate”. Inoltre il cantante ha raccontato che vive Ennio Melis giocare a carte con un gran cappello e con i Ray-Ban. Parole di stima per Antonello Venditti da parte di Adriano Pappalardo: “E’ uno dei due veri amici nella musica. Tempo fa l’ho incontrato a via Cola di Rienzo, lui a piedi io in auto, dietro c’era il dobermann di mia moglie che gli si è lanciato addosso”. A momenti gli staccava una mano. L’altro grande amico è Renato Zero: “A una presentazione per la stampa arrivò questo tizio vestito di pizzo, lo guardavamo tutti ridendo. mi si avvicinò al trucco. ‘Ciao, mi chiamo Renato, sono un tuo ammiratore, facciamo una foto insieme?’. Da allora diventammo amici. Quando è nato mio figlio Laerte voleva fargli da padrino, poi l’ho battezzato al mare senza prete”. Impossibile non menzionare il brano ‘Ricominciamo’, quando nel 1979, non era un buon periodo per Adriano Pappalardo: “Ho venduto 5 milioni di copie. Con la versione spagnola ‘Recomencemos’ ho battuto pure Julio Iglesias”.
Adriano Pappalardo su Selvaggia Lucarelli: “Guai a chi me la tocca”
Adriano Pappalardo è stato suocero di Selvaggia Lucarelli. Con il figlio Laerte, si sono conosciuti nel 2003 all’interno dello studio dell’Isola dei Famosi dove Laerte era ospite per sostenere il padre, all’epoca concorrente del reality in onda su Rai 2. Selvaggia era in studio invece nel ruolo di opinionista. Tra i due fu fin da subito colpo di fulmine tanto da convolare a nozze già l’anno successivo. Nel 2005 ad allietare il loro amore giunse Leon, il loro unico figlio, oggi diciottenne. Nel 2007, però, la coppia annunciò la separazione, e da lì ha cominciò una lunga battaglia legale.
Sul rapporto con Selvaggia Lucarelli, Adriano Pappalardo ha affermato: “Quando mio figlio mi annunciò che si sposava gli ho detto ‘Io non metto il dito’. I primi due anni tutto bene, poi c’è stato qualche scontro, ma ora le voglio un gran bene, è la madre di mio nipote Leon, guai a chi me la tocca“. Il nipote dell’artista, figlio di Selvaggia Lucarelli e di Laerte, ha voluto che il nonno cantasse ‘Ricominciamo’ per tre compagne di classe ed un professore.