Adriano Pappalardo a “Vieni da me” ha parlato anche del nipote Leon, nato dalla relazione tra il figlio Laerte e Selvaggia Lucarelli. «Sono pazzo. Quando diventai nonno dissi di non chiamarmi nonno perché mi sentivo ancora giovane. Ora se mi chiamano padre sono contento, ma quando mio nonno mi dice che mi vuole bene da leone divento pecora». Invece sul figlio Laerte: «Ho provato emozioni grandiose, ma la più grande è stata cantare con mio figlio Laerte. Ero diventato un ventriloquo, avevo paura che dimenticasse le parole». Proprio dopo la nascita del nipote fece un lancio col parapendio, una delle sue grandi passioni, ma quel giorno non era felice. E qualcosa andò storto: ebbe infatti un incidente. «Il volo mi dà quelle emozioni che trasmetto in musica, ma quel giorno ero molto nervoso. Un’ala andò sottovento, si piegò tutta ed ero a sette metri da terra, dove c’erano anche delle rocce. La fortuna ha voluto che cadessi sul terreno battuto, ma mi spezzai tre costole e il malleolo, ebbi anche un ematoma alla testa». E ora si sente un miracolato: «Mi spaventai per la macchia di sangue alla testa. Se si espandeva rischiavo e invece… Ne sono uscito dopo tre-quattro mesi. Tornai a volare da solo, mi feci un’ora e mezza». E la moglie Lisa Giovagnoli, presente in studio, ha spiegato cosa provò: «Rimasi scioccata davvero. Ero in macchina, aspettavo Leon. Mi chiamò il suo amico e mi disse che era caduto. Lì non capì più niente. Passammo dei giorni…». (agg. di Silvana Palazzo)



ADRIANO PAPPALARDO A VIENI DA ME PIANGE PER IL PADRE

Adriano Pappalardo a “Vieni da me” ha parlato anche della sua infanzia: «Per studiare il greco persi la vista. Ho dei bellissimi ricordi del mio paese per la natura, ma mi criticavano, e lo facevano anche di fronte a mio padre. Quando camminavo per strada sentivo i mormorii della gente. “Povero Pappalardo, chissà che fine farà”, dicevano». Quando poi decise di diventare cantante il padre lo cacciò di casa. «Mio padre mi cacciò di casa. Quando gli dissi che volevo cantare mi disse: “Con questa voce?!”. Mi cacciò di casa perché volevo fare il cantante e mi disse che non ero suo figlio». Dopo la sua partecipazione al Festivalbar le cose cambiarono: «Mi chiamarono come super ospite d’onore. E dissi a mio padre che lo volevo all’Arena di Verona. Mio padre pianse, venne nel camerino e mi disse che era fiero di me». E poi si è commosso, arrivando a piangere: «Noi artisti siamo bambini, abbiamo bisogno di coccole. Siamo sempre fuori, è strano. Dai emozioni con le canzoni, ma non sai parlarne. Quel giorno, che se ne andò dopo un anno, è stato il più bello. Per due anni parlò con tutti i paesani che mi avevano distrutto». (agg. di Silvana Palazzo)



ADRIANO PAPPALARDO A VIENI DA ME: L’AMICIZIA CON BATTISTI

Adriano Pappalardo a “Vieni da me” per raccontarsi attraverso gli oggetti della cassettiera di Caterina Balivo. «Si è molto parlato di lui al Cantante Mascherato», ha detto la conduttrice introducendolo. Ma si parte dall’amicizia con Lucio Battisti: «Accompagnavamo i nostri figli a scuola. Parlavamo dei nostri progetti e del nostro lavoro. Mi ha dato una possibilità che nessuno poteva. Era un autore originale, mi disse che avevo un nome orribile e che ero grosso come un minotauro. “O sfondi o te sfondano”». E lui si sentiva piccolo di fronte ad un gigante del genere della musica. «Diventò prima mio produttore e poi mio amico. Lui amava correre, faceva una canzone ogni due secondi e la rivoltava come un calzino», racconta il cantautore e attore ai microfoni di Raiuno. «Assomiglia a Leone, quindi il Leone sei tu?», ha poi rilanciato Caterina Balivo visto che si sospetta sia lui uno dei personaggi del programma di Milly Carlucci.



ADRIANO PAPPALARDO, I COMPLIMENTI A CATERINA BALIVO

«Sta diventando il mio tormento. C’è Al Bano, c’è Max Giusti… ci sono io…», ha detto Adriano Pappalardo a “Vieni da me” a proposito delle voci sul Cantante Mascherato. Poi si è lanciato in un complimento per Caterina Balivo: «Mi dai serenità, sei una delle più brave conduttrici. Mi sento come a casa da mia moglie… Lei ti mette a tuo agio, ti lascia parlare… Così finiamo alle 5». E la conduttrice si è emozionata: «Così mi metti in imbarazzo». Si passa al momento buio delle sua carriera e agli scontri con Mara Maionchi. «Lei è stata una delle prime pr che assunse Battisti ed è stata una grandissima donna nelle pubbliche relazioni. Non voglio ripetere quello che dice perché serve sempre un bip. Una volta le risposi a tono e mi stava mollando uno schiaffo. Mi voleva bene, si dava molto da fare e le sono ancora amico». Riguardo invece le sue doti: «Non sono un bel ragazzo, ma sono un mostro quando canto, un leone».