L’aereo abbattuto per sbaglio in Iran quattro giorni fa, non è stato il primo dei velivoli dell’aviazione civile bombardati erroneamente, o perchè scambiati per caccia nemici. La storia racconta infatti di altri sei precedenti, a cominciare dall’ultimo, quello avvenuto a luglio del 2014 in Ucraina, dove venne abbattuto un Boeing 777 della Malaysia Airlines, con la conseguente morte di tutte le 298 persone a bordo. Il 3 luglio del 1988, invece, gli Stati Uniti abbatterono un Airbus dell’Iran Air, provocando la morte di 290 persone: il governo americano risarcì in quell’occasione i famigliari delle vittime con più di 100 milioni di dollari. Il terzo disastro aereo più grave è stato invece quello avvenuto nell’estate nel 1983 sull’isola di Sakhalin, quando un Boeing 747 della Koreain Air, venne abbattuto da caccia dell’aviazione sovietica, che scambiarono l’aereo civile per un aereo spia. L’ammissione di colpa avvenne cinque giorni dopo il fattaccio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



AEREO ABBATTUTO IN IRAN: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE UCRAINO E DEL PREMIER CANADESE

Dopo che l’Iran ha ammesso di aver abbattuto per sbaglio l’aereo destinazione Kiev con dei missili, è intervenuto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che ha invocato una giusta punizione per i responsabili nonché un indennizzo per le famiglie delle 176 vittime. “Questa non è stata una buona mattina, ma ha portato alla verità – le parole di Zelensky attraverso il proprio profilo Twitter – ancora prima che la Commissione internazionale potesse completare il suo lavoro, l’Iran ha ammesso di aver abbattuto l’aereo ucraino”. Il numero uno ucraino ha aggiunto: “Insistiamo per una piena ammissione della colpa. Ci aspettiamo che l’Iran conduca un’indagine completa e aperta, che porti i responsabili davanti alla giustizia, restituisca i corpi delle vittime, paghi indennizzi e porga scuse ufficiali attraverso i canali diplomatici”. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Canada, Trudeau, in difesa delle 63 persone canadesi a bordo del velivolo abbattuto: “Trasparenza e giustizia per le vittime, si arrivi ad una conclusione e si stabilisca le precise responsabilità. Si tratta di una tragedia nazionale, tutto il paese piange unito”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



AEREO ABBATTUTO IN IRAN: ROHANI AMMETTE RESPONSABILITÀ

L’aereo caduto in Iran quattro giorni fa dopo il decollo, è stato abbattuto da un missile. A comunicarlo in via ufficiale, confermando quindi i forti sospetti delle ultime ore, è stato il presidente iraniano Hassan Rohani, che ha fatto sapere attraverso il proprio account Twitter: “L’aereo caduto è stato abbattuto per errore da un missile iraniano. La Repubblica islamica dell’Iran si rammarica profondamente per questo errore disastroso, le indagini proseguiranno per identificare e perseguire gli autori di questa grande tragedia e di questo sbaglio imperdonabile”. Rohani ha poi aggiunto e concluso: “Coloro che sono coinvolti nello schianto dell’aereo ucraino saranno presto processati”. Sulla vicenda si è espresso anche il quartier generale delle forze armate d’Iran, che ha aggiunto che il Boeing 737 destinazione Kiev è stato preso di mira “erroneamente” e “involontariamente”, scambiandolo per un velivolo nemico. Punta il dito contro gli Stati Uniti il ministro degli Affari esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, affermando invece che l’abbattimento è giunto nel “momento di crisi causato dall’avventurismo degli Usa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



AEREO CADUTO IN IRAN: MONTANO I SOSPETTI

L’Iran ha ribadito che l’aereo caduto due giorni fa non è stato abbattuto da un missile. Ali Abedzadeh, capo dell’Ente iraniano per l’Aviazione civile, ha infatti specificato in occasione di una conferenza stampa trasmessa dalla Press Tv: “Quello che posso dirvi è che l’aereo non è stato colpito da un missile“. Abedzadeh ha quindi aggiunto che “i commenti su ciò che è accaduto non hanno alcun valore prima di ascoltare e analizzare i dati delle scatole nere”. In merito alle scatole nere, invece, il numero uno dell’aviazione ha sottolineato che “in condizioni normali l’Iran è in grado di analizzare i dati delle scatole nere. Ma poiché l’aereo è stato danneggiato è molto difficile estrarre direttamente i dati, servono hardware e software speciali. Nel Paese li abbiamo. Se non saremo in grado di decifrarli – ha aggiunto – riceveremo l’aiuto da altri Paesi, è una procedura normale”. Abedzadeh ha poi spiegato che a bordo dell’aereo precipitato vi era del fuoco, e che prima del crollo il pilota aveva invertito la rotta: “Bisogna indagare sulle cause – ha ribadito – Non è corretto commentare prima di analizzare le scatole nere”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

AEREO CADUTO IN IRAN, TEHERAN “MISSILE? UNA MESSA IN SCENA”

L’Iran rimanda al mittente ogni accusa in merito all’aereo caduto due giorni fa subito dopo il decollo di Teheran. Da più parti si parla di possibile abbattimento per errore tramite missile, ma secondo gli iraniani: “L’aereo non è stato abbattuto da un missile”. Per Teheran si tratterebbe di una vera e propria messa in scena “Ipotesi senza senso, sospetta messa in scena”. Nel frattempo l’Iran ha invitato la Boeing a partecipare alle indagini sullo schianto, nonostante abbia negato le scatole nere alla stessa compagnia aerea nonché agli Stati Uniti. Un cambio di rotta giunto nelle ultime ore, dopo un’iniziale reticenza. Più prudenza invece da parte della Francia, con le autorità d’oltralpe che hanno fatto sapere di essere disponibili “a fornire le competenze necessarie”, facendo però sapere che al momento nessuno è stato contattato. “Prima di prendere una posizione – ha puntualizzato il ministro degli esteri Jean-Yves Le Drian – ci deve essere una chiarezza totale su ciò che è accaduto e per questo ci sono indagini internazionali che devono essere svolte”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

AEREO CADUTO IN IRAN, PREMIER CANADA “ABBATTUTO DA MISSILE”

L’aereo precipitato tre giorni fa in Iran, pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto internazionale di Teheran, potrebbe essere stato abbattuto per errore da un missile iraniano anti-aereo. Dopo le indiscrezioni circolanti ieri in Ucraina, anche in Canada monta la tesi dell’atto di guerra, ed è in particolare il premier canadaese Justin Trudeau ad affermarlo: “Abbiamo intelligence da varie fonti – le sue parole riportate dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano – sia dagli alleati sia dalla nostra stessa intelligence, secondo cui l’aereo è stato abbattuto da un missile iraniano. Potrebbe essere stato non intenzionale“. Come detto in apertura, anche in Ucraina sta montando sempre più la tesi dell’abbattimento, e nella giornata di ieri, il segretario del Consiglio di difesa e di sicurezza di Kiev, Oleksiy Danilov, aveva parlato di frammenti di missile di fabbricazione russa trovati nella zona dove è appunto caduto l’aereo dell’Ukrainian International Airlines.

AEREO CADUTO IN IRAN, SECONDO TEHERAN SI E’ TRATTATO DI UN GUASTO

Una versione che non è stata esclusa neppure dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che nelle ore successive il disastro aveva spiegato: “Qualcuno potrebbe aver commesso un errore. Ho un mio sospetto su quanto accaduto”. Di tutt’altro parere è Teheran, che parla di “voci senza senso”. Il responsabile dell’aviazione civile e viceministro dei Trasporti Ali Abedzadeh, ha spiegato: “Diversi voli interni e internazionali volavano nello spazio aereo iraniano nello stesso momento alla stessa altitudine”. Secondo quanto sostenuto dalle autorità iraniane, l’aereo ha avuto semplicemente un problema tecnico subito dopo il decollo, e stava rientrando all’aeroporto, prima di essere precipitato al suolo. I dubbi restano, anche perchè il velivolo era in perfette condizioni, era stato appena revisionato, e la compagnia aerea ucraina non aveva mai registrato problemi seri. Inoltre, il Boeing 737 avrebbe potuto volare, quindi rientrare a Teheran, anche con un solo motore: la sensazione, è che vi sia ancora molto da scoprire.