L’afasia è una malattia di cui Lamberto Sposini soffre dopo l’emorragia cerebrale che lo colpì nel 2011 mentre conduceva “La Vita in Diretta”. Si tratta di un disturbo del linguaggio che impedisce l’espressione delle parole: è quindi la condizione in cui si perde la capacità di comunicare. Non riguarda solo la capacità di esprimersi, ma può riguardare anche quella di comprendere il linguaggio, parlato o scritto. Generalmente compare dopo un ictus o un trauma cranico, ma può svilupparsi lentamente insieme ad un tumore cerebrale o ad una malattia neurodegenerativa. Nei portali specializzati, come nella pagina dedicata dall’Humanitas Research Hospital, è spiegato che l’afasia, in base alla zona corticale colpita, è di due tipi: recettiva o espressiva. Nel primo caso, i pazienti non riescono a comprendere le parole o riconoscere simboli per il tramite del canale uditivo, visivo o tattile. Nel secondo è compromessa la possibilità di esprimere parole, ma sono conservate invece comprensione e capacità di concettualizzare.
AFASIA: COS’È, CAUSE E SINTOMI
Le malattie che si possono associare all’afasia, di cui soffre Lamberto Sposini, sono ad esempio aterosclerosi, botulismo, ictus, morbo di Alzheimer e sclerosi multipla. Per trattare l’afasia bisogna trattare in primis le malattie che innescano il problema. Poi in un secondo momento ci si affida alla logopedia per recuperare le capacità linguistiche o metodi e strumenti di comunicazione alternativi. Al momento sono in corso delle ricerche per sviluppare farmaci per il trattamento di questo disturbo, ma servono ulteriori conferme scientifiche prima che si possa procedere con la pratica clinica. Quali sono i sintomi? L’afasia è essa stessa sintomo di un disturbo grave, quindi bisogna rivolgersi al proprio medico quando compare improvvisamente difficoltà nel parlare, insieme a quella di ricordare parole, leggere, scrivere o capire i discorsi. Il grado di recupero dipende da diversi fattori come causa, entità e sede del danno; entità della compromissione del linguaggio; risposta al trattamento; età, livello di istruzione e salute generale del paziente, ma solo in misura minore.
AFASIA, DISTURBO DEL LINGUAGGIO: LE TERAPIE
Se legata a ictus, trauma cranico o encefalite, l’afasia non si aggrava. Se invece è causata da un disturbo progressivo può invece peggiorare progressivamente. Questo può accadere nel caso di un tumore cerebrale che si estende o per alcuni tipi di demenza. Nel primo caso, man mano che il tumore cresce di dimensioni può esercitare maggiore pressione sulle aree del cervello che controllano la funzione del linguaggio. I bambini che hanno meno di 8 anni spesso recuperano la capacità di usare il linguaggio, anche se il cervello è stato gravemente danneggiato. Per chi ha più di 8 anni il recupero dall’afasia si verifica nei primi tre mesi, ma può migliorare anche fino ad un anno. Oltre a trattare le cause e a procedere con la logoterapia, si può puntare sull’uso di dispositivi di comunicazione per aiutare chi soffre di questo disturbo. Le persone che soffrono di afasia, dunque, potrebbero usare una lavagna con simboli o immagini di parole usate spesso o di attività quotidiane, o un dispositivo computerizzato con una tastiera e un display per i messaggi.