Dopo mesi di indiscrezioni, oggi è arrivata la conferma: Bruce Willis soffre di una patologia per la quale non potrà più recitare. Si tratta di afasia, un disturbo del linguaggio causato dalla presenza di lesioni alle parti del cervello preposte al linguaggio. Il problema si può presentare con la perdita parziale o completa della capacità di parlare, esprimersi ma anche di comprendere parole scritte o ascoltate. Le aree danneggiate solitamente sono situate nella parte sinistra dell’encefalo: nei mancini, le aree si trovano nella parte opposta. L’afasia si può manifestare in seguito ad un ictus, ad un trauma cranico o ad un tumore o ad una malattia neurologica. La patologia potrà all’incapacità di parlare ma spesso anche di leggere o comprendere parole e discorsi.



BRUCE WILLIS SOFFRE DI AFASIA: COSA È

Bruce Willis ha rivelato di soffrire di afasia, una malattia che causa dei problemi al linguaggio: essa è dovuta ad una alterazione dei centri e delle vie nervose superiori e rende incapaci di esprimersi mediante la parola o la scrittura nonché talvolta di comprendere il significato delle parole dette o scritte da altri. È per questo motivo che l’attore ha annunciato che non potrà più continuare a recitare.



“Questo è un momento difficile per la nostra famiglia e apprezziamo davvero il vostro persistente affetto, compassione e sostegno. Agli straordinari fan di Bruce, vogliamo condividere che il nostro amato Bruce ha avuto dei problemi di salute e di recente gli è stata diagnosticata una afasia, che ha compromesso le sue abilità cognitive e per questo metterà da parte la sua carriera che significa tanto per lui”, questa la nota diramata. Il breve messaggio porta la firma della moglie Emma Heming, dell’ex moglie Demi Moore e dei cinque figli, Rumer, 33 anni, Scout, 30 anni, Tallulah, 28 anni, Mabel, 9 anni e Evelyn, 7 anni.



Afasia, malattia di Bruce Willis: causa problemi linguaggio. Sintomi e origine

L’afasia è la malattia di cui soffre l’attore Bruce Willis: essa deriva da un alterato funzionamento dei centri del linguaggio nella corteccia cerebrale e nei nuclei della base o delle vie di connessione a livello della sostanza bianca ed è causa di problemi di espressione e comprensione notevoli. I sintomi, tuttavia, possono essere più o meno severi: la prognosi dipende dalla causa ed estensione della lesione e dall’età del paziente.

Una eventuale cura è strettamente correlata alla causa. Un intervento medico, in alcuni casi, può fare sì che essa regredisca. Il disturbo del linguaggio, inoltre, può migliorare a seguito di un trattamento riabilitativo di logopedia. La remissione completa della malattia, tuttavia, è ancora purtroppo rara. “La persona afasica ha bisogno di un supporto complesso, che non è solo medico, e deve venire da coloro che hanno con lui un rapporto professionale (medici, neuropsicologi, logopedisti, assistenti sociali), dalle persone che fanno parte del suo ambiente (familiari, amici, colleghi) o che a lei si dedicano per spirito di servizio (volontari)”, si legge sul sito dell’Associazione Italiana Afasici (A.IT.A.)