Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede interviene sul caso Bibbiano e affidi illeciti. Ha infatti annunciato che domani firmerà l’atto con cui istituirà una “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini”. In questo modo la giustizia potrà fare un monitoraggio costante e serrato di tutto il percorso degli affidamenti. «Tutti gli operatori dovranno sentire il fiato sul collo da parte della magistratura che effettuerà i controlli. Il primo passo sarà una banca dati omogenea che attualmente manca». In merito all’inchiesta Angeli e Demoni su Bibbiano ha aggiunto che «non deve accadere mai più». Nel post pubblicato su Facebook ha spiegato che «il caos degli affidamenti non può più proseguire». In merito alla Squadra speciale, Bonafede ha chiarito che ne farà parte Jacopo Marzetti, commissario straordinario del Forteto, «una realtà che sta finalmente rinascendo». (agg. di Silvana Palazzo)
AFFIDI ILLECITI BIBBIANO: INCHIESTA SU OLTRE 70 CASI
Si allarga il caso Bibbiano: l’indagine sugli affidi illeciti ora è estesa a oltre 70 casi. I giudici del Tribunale dei minori di Bologna non stanno svolgendo accertamenti solo sui sei casi finiti nell’inchiesta dei carabinieri, quelli dei finti abusi segnalati dai servizi sociali della Val d’Enza, nel Reggiano, per togliere i bambini alle famiglie deboli e affidarli ad altre coppie giudicate più adatte. Stanno ricontrollando 70 fascicoli. L’elenco comprende tutti i dossier trattati negli ultimi due anni dalla rete dei servizi sociali e finiti sui tavoli dei giudici minorili. È stato il presidente del Tribunale Giuseppe Spadaro, come riportato dal Corriere della Sera, a ordinare la verifica. Da tempo aveva informato la Procura di Reggio circa i sospetti sulle tante denunce in Val d’Enza per maltrattamenti in famiglia, ma poi senza riscontri. Infatti fioccavano richieste di archiviazione. Già il primo fascicolo rivisto avrebbe pesanti «anomalie e omissioni». Ad esempio, in una dichiarazione di abbandono, con genitori naturali autori di violenze, non sarebbe stato comunicato al tribunale di aver trovato la nuova coppa affidataria, contravvenendo alla sentenza che perdeva un iter «concertato con i giudici».
PESANTI “ANOMALIE E OMISSIONI”
L’inchiesta sugli affidi illeciti terminerà il 26 settembre, poi si valuteranno le richieste di rinvio a giudizio. Intanto le indagini proseguono. Come riportato dal Corriere della Sera, gli indagati ora sono 29. Ci sono sindaci o ex sindaci, come quello di Bibbiano, Andrea Carletti. Sospeso dal prefetto e autosospesosi dal Pd, ora è ai domiciliari con l’accusa di abuso d’ufficio e falso. Avrebbe assegnato dei locali a una onlus. Lo ha precisato il suo avvocato Giovanni Tarquini. Ma sotto inchiesta ci sono anche per abuso d’ufficio anche altri due ex primi cittadini, anche loro Pd. Si tratta di Paolo Colli (Montecchio) e Paolo Buran (Cavriago), ex presidente dell’Unione Val d’Enza. Chi tira invece un sospiro di sollievo è Claudio Foti, psicoterapeuta e fondatore della onlus “Hansel e Gretel”, che collaborava con gli operatori reggiani. È accusato di aver manipolato una minorenne spingendola a confessare abusi inesistenti. Foti è tornato in libertà: il Riesame ha revocato i domiciliari perché «non vi sono gravi indizi di colpevolezza».