Il caso degli affidi illeciti in Val d’Enza (Reggio Emilia) è probabilmente solo all’inizio di una lunghissima indagine in cui purtroppo quanto emerso finora non promette nulla di buono: affidi illeciti, bambini a cui è stato fatto il “lavaggio del cervello” (non con degli elettochoc ma con stimolazioni, pressioni e rappresentazioni “forzate” per incutere il timore di rivedere i propri genitori naturali), accordi di denaro tra diverse figure dei Servizi Sociali dell’intero reggiano. Come ha detto il procuratore di Reggio Emilia, l’indagine prosegue e il quadro che si profila è tutt’altro che “minimo”, con diverse altri elementi che nei prossimi giorni potrebbero emergere con ancora più forza e con nuove inquietanti rivelazioni: nel frattempo però va registrato un “caso politico” parallelo e che coinvolge non più solo il Pd (con il sindaco di Bibbiano indagato per abuso d’ufficio) ma anche il M5s. La consigliera grillina di Reggio Emilia, nonché candidata sindaco alle recenti Elezioni Comunali, Rossella Ognibene: il motivo? Una scelta personale legata però a doppio filo con le indagini sugli affidi illeciti in Emilia: la consigliera grillina infatti è l’avvocato Federica Anghinolfi, la dirigente del Servizio Sociale integrato all’Unione di Comuni della Val d’Enza indagata dalla Procura reggiana.



CAOS POLITICO SULL’EMILIA: BUFERA SU M5S E PD

È proprio lei al centro del maxi scandalo “Angeli e Demoni” che sta sconvolgendo l’Emilia Romagna e la sua avvocatessa, la consigliera M5s, avrebbe deciso di dimettersi dal Consiglio Comunale proprio per evitare ulteriori malumori «all’interno del Movimento reggiano, già reduce da un risultato per niente positivo alle recenti elezioni amministrative» riporta il Fatto Quotidiano. «Che voi siate maledetti. Carcere a vita e buttare la chiave», aveva commentato a caldo la vicepresidente della Camera, in quota M5s, Maria Edera Spadoni, volto notissimo nel Movimento di Reggio Emilia. Secondo i Pm sarebbe proprio la cliente della Ognibene ad avere avuto un ruolo centrale nell’intera vicenda: lei aveva affidato la psicoterapia all’interno di una delle strutture coinvolte alla onlus Hansel e Gretel, «firmando le determine delle spese relative a prestazioni che arrivavano anche a 135 euro all’ora, nonostante la Ausl di Reggio Emilia potesse utilizzare i propri professionisti gratuitamente», spiega ancora il Fatto. Non solo, sempre la Anghinolfi in alcuni casi – secondo l’accusa – sarebbe arrivata a obbligare gli assistenti sociali a redigere falsi verbali sul contesto familiare e abitativo in cui vivevano i bambini. Intanto attaccano le opposizioni, a partire da Forza Italia «Il M5S dà l’ennesima dimostrazione di schizofrenia politica, qualunquismo e inaffidabilità. Mentre i parlamentari grillini a Roma fanno la voce grossa di condanna contro gli indagati dell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ che sta portando alla luce diversi e sconvolgenti casi di affidi illeciti nella Val d’Enza, la capogruppo in pectore del M5S nel consiglio comunale di Reggio Emilia ha deciso, appena eletta, di dimettersi per difendere in quanto avvocato uno degli indagati», attacca in una nota la deputata reggiana Benedetta Fiorini.

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