Il sindaco di Bibbiano resta agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Reggio Emilia, Luca Ramponi, che ha confermato la misura per Andrea Carletti, ora sospeso dalla Prefettura. La decisione rientra nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di affidi illeciti dei bambini da parte dei servizi sociali della Val d’Enza, nota anche come “Angeli e Demoni”. Carletti, che si è autosospeso dal Partito Democratico, è accusato di abuso di ufficio e falso ideologico. Finito agli arresti domiciliari il 27 giugno, al sindaco di Bibbiano era stata confermata la misura già dopo il lungo interrogatorio di garanzia. Nei giorni scorsi l’avvocato difensore Giovanni Tarquini aveva depositato una corposa memoria difensiva chiedendo la liberazione del suo assistito. Ha spiegato che per gli incarichi alla onlus di Torino “Hansel e Gretel”, al centro delle contestazioni, si era rifatto alle leggi regionali e che ha sempre agito nella legalità. Ma il Gip ha confermato gli arresti ai domiciliari.
AFFIDI ILLECITI BIBBIANO: BUFERA SU COMMISSIONE INCHIESTA REGIONALE
Nel frattempo si è insediata la commissione d’inchiesta regionale che ha il compito di approfondire il tema degli affidi illeciti dopo lo scandalo di Bibbiano e quanto accaduto in Val d’Enza. Ma parte subito tra le polemiche, perché il centrodestra accusa infatti centrosinistra e M5s di averlo tenuto fuori dall’ufficio di presidente. Il presidente sarà infatti Giuseppe Boschini, consigliere del Pd, mentre i suoi vice saranno Igor Taruffi di Sinistra Italiana e Raffaella Sensoli del M5s. «Che il Pd sia alla ricerca di nuovi alleati in vista della imminente sconfitta alle elezioni regionali della Emilia Romagna è cosa nota. Meno scontato che i 5Stelle, dopo avere sostenuto di recente la sinistra legge sulla omotransnegatività, facessero nuovamente da stampella alla sinistra con supporti da codice rosso», ha dichiarato il vice capogruppo a Montecitorio di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti. Il partito di Giorgia Meloni non si aspettava l’appoggio del Movimento 5 Stelle ad un esponente del Pd. «Il candidato sindaco dei 5Stelle a Reggio Emilia non solo è difensore della principale indagata di Bibbiano, ma condivide lo studio legale con un secondo indagato, membro del direttivo provinciale del Pd. Solo causalità?», ha concluso Foti.