Il Piemonte approva il disegno di legge ‘Allontanamento Zero’ per ridurre gli allontanamenti dei minori dalle famiglie. Presentata l’1 dicembre 2019 dopo il caso di Bibbiano, prevede che siano eliminate dalle cause di allontanamento dei minori l’indigenza economica, l’incuria e l’inadeguatezza familiare a essa collegate. Intatte le cause dovute alla violenza e agli abusi conclamati. “Mai più bambini che urlano e piangono perché portati via con l’inganno da scuola e dai loro genitori. La legge rispetta il ‘diritto naturale’” è il commento affidato a La Stampa dell’assessora alle politiche familiari Chiara Caucino.



Di altro avviso la consigliera PD Monica Canalis: “Il disagio minorile esiste, non va ignorato né liquidato con l’offerta di un contributo. Tenendo presente che la legge nazionale vieta l’allontanamento unicamente per cause economiche”. Proprio nella giornata di oggi, 26 ottobre, la Procura di Torino ha concluso l’inchiesta definita la “Bibbiano torinese”, avviata in seguito all’allontanamento di due fratellini dai loro genitori, di origine nigeriana, sulla base di presunti abusi che però non sarebbero mai stati riscontrati. I due bimbi erano stati affidati per otto anni a una coppia di donne, in seguito accusate di maltrattamenti di natura psicologica nei loro confronti, e infine accolti in comunità per farli riavvicinare alla madre biologica. Le due donne affidatarie avrebbero infatti esercitato pressioni affinché i due fratellini si allontanassero dalla loro famiglia biologica e dalle loro origini. Un caso per cui la procura di Torino ha individuato 14 indagati, tra cui spicca il nome di Nadia Bolognini già indagata a Reggio Emilia.



Affido e allontanamento di minori, la “Bibbiano torinese”: il caso su cui si concentrano le indagini

“Bibbiano torinese”, gli inquirenti stanno cercando risposte su eventuali storture e ritardi nelle tempistiche per l’affido dei minori e nelle verifiche necessarie prima di dichiarare adottabili i bambini e procedere all’allontanamento. Infatti, tra il 2013 e il mese di aprile 2021 il Comune di Torino ha erogato alle due donne affidatarie una somma di 115mila euro come rimborso spese. Per questo motivo, tra i reati contestati c’è l’ipotesi di truffa ai danni dei genitori biologici dei due fratellini, accanto ai reati di falso, abuso d’ufficio, frode processuale, accesso abusivo a sistema informatico.



Come riferisce La Repubblica di Torino, l’indagata Nadia Bolognini è sospettata di aver manipolato le dichiarazioni di un bambino con difficoltà cognitive, che avrebbe fatto passare un rito magico in un abuso sessuale da parte del padre e avrebbe considerato la madre una testimone passiva. La stessa madre che si era rivolta ai servizi sociali per ottenere aiuto a causa delle difficoltà economiche. Su questa vicenda di allontanamento e affido di minori, il presidente dell’ordine degli assistenti sociali del Piemonte Antonio Attinà, sentito da La Repubblica, ha invitato a non “generalizzare e addebitare all’intera categoria comportamenti scorretti per non minare la fiducia delle persone nei confronti delle istituzioni”.