Arrivano nuovi aggiornamenti sul caso della 19enne italo-kosovara arrestata quest’oggi a Milano con l’accusa di terrorismo di stampo islamico. Secondo quanto riportato dai colleghi di Agi, la ragazza cercava mariti martiri per le amiche: Bleona Trafallari, questo il suo nuovo, nelle chat si è messa a disposizione delle “sorelle” tra emoticon con bandiere Isis e il sogno di un “matrimonio nel sangue”.
Agi evidenzia che nelle chat la 19enne arrestata ha parlato di mariti martiri insieme ad un’amica, con riferimenti anche alle caratteristiche fisiche degli uomini. Lei e un’amica minorenne hanno poi immaginato un matrimonio choc, ecco una carrellata di messaggi: “Con gli AK47 (i fucili d’assalto, ndr)”. “Non lasciamo neppure un miscredente ovviamente”. “Tutti a terra”. “Si riempie di sangue”. (Aggiornamento di MB)
ITALO-KOSOVARA IN MANETTE: È ACCUSATA DI TERRORISMO
Una giovane ragazza affiliata all’Isis, il famigerato Stato Islamico, è stata arrestata nelle scorse ore a Milano. Si tratta di tale B.T., queste le sue iniziali, donna di appena 19 anni italo-kosovara, che, come scrive l’edizione online del Corriere della Sera, si era radicalizzata all’età di 16. Lo scorso mese di gennaio 2021 aveva sposato in Germania con un rito islamico un 21enne, anch’egli appartenente al terribile Stato islamico e anch’esso originario del Kosovo. Subito dopo le nozze, si è trasferita presso la casa del fratello che si trova a Milano.
La giovane viene descritta dal quotidiano di via Solferino come una fervente sostenitrice dello Stato Islamico, e si era appunto unita negli scorsi mesi ad un giovane legato alla cerchia relazionale del tristemente noto attentatore di Vienna, Fejzulai Kujtim, fatto avvenuto a novembre di un anno fa e che provocò la morte di 4 persone e il ferimento di altre 23. La giovane del’Isis, come fanno sapere le autorità, si era trasferita a casa del fratello, «pur rimanendo in costante contatto con il marito e con la diaspora kosovara di matrice jihadista».
19ENNE AFFILIATA ALL’ISIS ARRESTATA A MILANO: SUL TELEFONO FILE CHOC
Le indagini sono state condotte dalla polizia di stato e scaturiscono da acquisizioni di intelligence riguardanti il marito miliziano, e a cui hanno partecipato anche gli uomini della Digos di Milano che hanno effettuato il riscontro di «importanti spunti di indagine» sulla donna.
Sempre come scrive il Corriere della Sera, l’attività investigativa è stata diretta dal Capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili e dal Sostituto Procuratore Leonardo LEsti e condotta dagli uomini della Digos di Milano e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione con la collaborazione dell’Europol. Per la 19enne italo-kosovara è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo. Sul cellulare della ragazza sono stati trovati migliaia di file video e foto con anche scene di “decapitazioni e incendi, scene di attacchi terroristici“.