La manovra sugli affitti brevi 2025 è già decisa. Gli host italiani che non saranno in possesso del Codice Identificativo Nazionale non solo sono a rischio multa, ma i loro annunci verranno rimossi da Airbnb, che supporto l’iniziativa finalizzata a scongiurare tentativi di frode ai danni dei turisti.
Una scelta quella della piattaforma nota per affitti brevi che è stata presa dopo averne parlato con il Governo e altri big del settore (come ad esempio Booking). L’Head of Public Policy di Airbnb Italia, Valentina Reino, si reputa soddisfatta dell’accordo intrapreso con il ministero del Turismo.
Affitti brevi 2025: Il supporto di Airbnb
Affitti brevi 2025 con obbligo di CIN. Questo è quanto stabilito dal ministero del Turismo che ha voluto frenare il fenomeno dell’evasione e la frode fiscale ai danni dei turisti viaggiatori che senza alcuna prova e l’identità dell’host potrebbero perdere denaro e ritrovarsi “senza casa vacanze”.
La responsabile delle comunicazioni e delle policy di Airbnb Italia, Valentina Reino, si reputa soddisfatta della collaborazione ministero del Turismo, a sua volta sempre più interessato a fermare l’evasione fiscale e le azioni fraudolenti degli host “fake”.
Da Airbnb ci sarà comunque un supporto continuo. Infatti sulla piattaforma è possibile richiedere l’assistenza dedicata per portare a termine gli adempimenti burocratici necessari per regolarizzare la propria posizione di host (e conseguenzialmente mantenere attivo il proprio annuncio sul sito).
L’assistenza da parte di Airbnb viene garantita grazie alla collaborazione stipulata con l’associazione Altroconsumo, con promemoria, linee guida e risorse pratiche al fine di non omettere nulla.
Da parte dei proprietari di case vacanze non sembra esserci una predisposizione in linea con quanto voluto dal ministero del turismo. In una recente intervista, il 33% degli intervistati ad esempio, ha riferito di non essere a conoscenza delle regole del CIN e degli altri adempimenti.
L’utilizzo del CIN
L’uso del CIN è importante affinché i turisti abbiano la certezza che l’host metta in affitto – breve – un appartamento in regola con le normative vigenti (sia catastali che urbanistiche).
Le case vacanze caratterizzate da un bollino, comunicherà – indirettamente – ai turisti/clienti che l’appartamento è valido e rispetta tutti gli adempimenti previsti dalla normativa di Legge.
Va dato sapere che il CIN dev’essere esposto. Chiunque non rispetterà il regolamento previsto negli affitti brevi 2025 vedrà la rimozione del suo annuncio da Airbnb.