Il mercato che regola gli affitti brevi in Italia, soprattutto nei capoluoghi più importanti, tra cui Roma, Firenze e Milano, sta registrando un calo importante. Secondo il report pubblicato da Aigab, in soli 30 giorni sono stati eliminati ben 8.000 annunci riguardanti la locazione breve.
La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente dal Presidente dell’associazione responsabile degli affitti a breve termine, Marco Celani, il quale avrebbe asserito di aver appurato una maggior contrattazione nel capoluogo fiorentino, dove il calo si è attestato al 20%, mentre l’8% a Milano e il 9% a Roma.
Il mercato degli affitti brevi in Italia è in brusco calo
A distanza di quasi quattro anni, dopo la pandemia da coronavirus, il mercato degli affitti brevi in Italia è in forte calo. La causa potrebbe essere riconducibile alle nuove regole e agli eccessi adempimenti burocratici che hanno reso la gestione sempre più complessa.
L’idea del presidente Celani, è che i proprietari degli immobili si stanno orientando ad altri mercati, differente probabilmente dalle locazioni nel breve termine, sempre più complesso – come detto – per gli iter burocratici impegnativi. Ne è un esempio l’obbligo del CIN.
Si tratta del codice che identifica la veridicità di un immobile su tutto il territorio nazionale, che va pubblicato all’interno dei portali che ospitano la casa in affitto. L’adempimento è stato reso obbligatorio a partire da quasi due mesi, nei primi giorni di gennaio.
Rispetto ai dati risultati sul portale del ministero del Turismo, i numeri sembrano combaciare. Il codice CIN presentato dai proprietari di immobili rappresenterebbe l’85% di coloro che appaiono sul database del dicastero del Governo. Il 15% invece, combacerebbe con gli annunci sospesi o comunque eliminati dai proprietari stessi.
Mercato non compromesso
Dalle parole del presidente Celani il mercato non dovrebbe essere compromesso. Secondo le sue stime anche gran parte del 15% ad oggi “assente”, potrebbe ritornare aumentando di fatto l’offerta da destinare anche e soprattutto ai turisti stranieri.
Il mercato però, abbandonato dagli attuali proprietari di immobili destinati – prima delle nuove regole – all’affitto breve, potrebbero essere più propensi a soluzioni più stabili come la formula 4 + 4.