Cambiano le regole per l’affitto di barche e moto d’acqua. Ha trovato infatti pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto con i requisiti, le formalità e gli obblighi, che si riferiscono anche ai natanti utilizzati in appoggio alle immersioni subacquee da centri di immersione subacquea, circoli e associazioni. Il decreto rientra fra i provvedimenti attuativi della riforma del Codice della Nautica da diporto, che ha stabilito l’introduzione di una normativa unica nazionale dedicata all’uso commerciale dei natanti.
Quali sono le nuove norme? A spiegarle è il “Corriere della Sera”, che sottolinea in primis come sia stato uniformato il titolo richiesto per la conduzione professionale delle unità adibite a noleggio e quelle in appoggio alle immersioni subacquee, per le quali è necessaria la maggiore età e la patente nautica (categoria A). Invece, “per i non patentati che prendono in locazione un natante esente, è prevista la fornitura al cliente di istruzioni essenziali per la navigazione, con indicazioni per immagini sul governo della barca, l’entrata e l’uscita dai porti, i limiti di velocità, le precedenze. Per garantire la massima trasparenza, i contratti di locazione o di noleggio devono essere redatti per iscritto e conservati a bordo, salvo che per i piccoli natanti a remi, derive a vela e moto d’acqua, che possono essere locati da un’ora dopo l’alba a un’ora prima del tramonto ed esclusivamente con condizioni meteomarine favorevoli”.
AFFITTO BARCHE E MOTO D’ACQUA: GLI OBBLIGHI E LE NORME PER I SUB
In riferimento alle regole per l’affitto di barche e moto d’acqua, si precisa altresì che l’operatore commerciale ha l’obbligo di consegnare il natante in perfetta efficienza, dotato di tutti i mezzi di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza previsti, e di illustrare al locatario le modalità di funzionamento del motore, il corretto uso delle dotazioni di sicurezza di bordo e del sistema di ancoraggio. Previsti anche obblighi per il cliente, che non può cedere il natante in sublocazione o impiegarlo per lo sci nautico. È inoltre tenuto a utilizzare l’unità con la massima diligenza e “ad assumere comportamenti atti a non arrecare danni e offese a terzi ovvero a beni pubblici ed ambientali né a provocare emissioni o rumori molesti”.
Sempre il “Corriere della Sera” precisa che “gli operatori della subacquea devono tenere un registro vidimato sul quale riportano l’identificativo del natante impiegato in appoggio alle immersioni, l’indicazione del conduttore, dell’istruttore e del soggetto abilitato al primo soccorso subacqueo, oltre al piano di immersione e al numero dei partecipanti”.