L’affluenza alle elezioni europee dovrebbe essere in crescita rispetto all’ultima registrata: la stima positiva emerge dai sondaggi politici, che evidenziano la prospettiva di una possibile crescita dei votanti nel 2024 rispetto al 2019. Infatti, l’affluenza stimata si aggira tra il 52 e 56% secondo le rilevazioni dell’Istituto Piepoli commissionate dal Consiglio Nazionale Giovani, invece nel 2019 si era fermata al 50,66%.



In generale, il 77% degli intervistati andrà a votare alle elezioni europee, di cui il 41% indica “abbastanza” e il 36% “molto” come risposta alla domanda se pensano appunto di recarsi alle urne per esprimere il proprio diritto. Invece, solo l’11% risponde poco, il 9% nulla mentre il 3% non esprime alcuna opinione. Il sondaggio ha effettuato anche una suddivisione per fascia d’età: infatti, il 92% di chi ha tra 18 e 34% andrà a votare, l’80% per gli over 35 ma fino a 54 anni, mentre la percentuale scende al 57%, pur restando comunque alta, per chi ha oltre 54 anni. Questo sondaggio non si sofferma solo sull’affluenza, ma anche sui motivi di chi ha indicato che non andrà a votare alle elezioni europee 2024.



ASTENSIONE, COME CAMBIA PER FASCE DI ETÀ?

Come andrà l’affluenza alle elezioni europee 2024? Chi non andrà a votare indica come motivo principale la mancanza di fiducia nella politica: questa è infatti la ragione indicata dal 36%, poi il mancato apprezzamento nei confronti di leader e partiti (30%), quindi c’è il problema dei fuori sede (15%), ma pesa anche la mancanza di fiducia nell’Unione europea (10%), mentre è indicato meno come motivo l’assenza nella campagna elettorale di attenzione per i temi che vengono considerati importanti.

Dal sondaggio dell’Istituto Piepoli si può anche capire come cambiano le ragioni dell’astensione in base alla fascia d’età. Ad esempio, non crede nella politica il 52% degli over 54 che non voteranno: un dato che fa riflettere, visto che di solito un certo grado di scetticismo viene associato ai giovani. Adulti e anziani, in particolare, non sono soddisfatti dell’attuale classe politica, mentre non è maggiormente colpito da esponenti politici e partiti il 45% di chi ha tra 35 e 54 anni.