«Affogo nostra figlia se non torni con me». Questa una delle tante minacce rivolte da un 35enne di Fondi alla compagna di 27 anni. La donna si era rivolta più volte alle forze dell’ordine dopo i maltrattamenti e le percosse subite. Veniva aggredita dal compagno, spesso sotto effetto di alcol e droga, anche davanti alla loro figlia di 4 anni. Inoltre, era costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà. Terrorizzata dall’uomo, che era già noto alla giustizia, si era allontanata dalla loro abitazione. La donna aveva trovato riparo da altri suoi familiari. La reazione dell’uomo però è stata violenta. Come riportato dall’AdnKronos, ha perseguito la giovane arrivando addirittura ad aggredire i suoi genitori. Si è presentato anche sotto casa loro in piena notte sfondando la porta a calci. Bloccato da alcuni vicini, ha poi minacciato la compagna con messaggi continui. In uno di questi ha scritto che avrebbe affogato la bambina in piscina se non fosse tornata a vivere con lui.
“AFFOGO NOSTRA FIGLIA SE NON TORNI CON ME”
I poliziotti di Fondi hanno chiesto al Tribunale di Latina un provvedimento restrittivo urgente, quindi l’uomo è stato arrestato e poi portato in carcere. Dopo quelle parole agghiaccianti, le minacce che coinvolgevano la figlia, gli investigatori si sono mossi per arrestarlo ed è arrivato l’ordine del gip Giorgia Castriota. La 27enne aveva specificato alla polizia di aver cercato in ogni modo di salvare il loro rapporto, ma che era stato impossibile. L’uomo, con precedenti di polizia, tossicodipendente e alcolizzato, era sempre più violento. La compagna sarebbe stata sempre più spesso vittima di schiaffi, calci, insulti, minacce e danneggiamenti. Alla fine la 27enne temendo il peggio era tornata dai genitori, ma lui aveva continuato a perseguitarla fino all’epilogo con l’arresto. Attualmente è rinchiuso nel carcere di Latina, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.