Una bambina afgana è nata su un aereo dell’esercito degli Stati Uniti durante l’evacuazione da Kabul: appena il velivolo ha toccato terra presso la base tedesca di Ramstein, la donna è stata condotta presso l’ospedale del campo dopo aver dato alla luce una bambina, entrambe stanno bene. Una luce di vita e di speranza che irrompe nella tragedia del popolo afgano, in fuga dalla sua nazione in questi ultimi giorni dopo il colpo di stato effettuato dai talebani, che hanno rovesciato il precedente governo democratico, prendendo il potere.



La vicenda riguardante la nascita della bambina afgana, è stata raccontata dall’Air Mobility Command statunitense attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter, e in base a quanto emerso la madre sarebbe entrata in travaglio a bordo del gigantesco aereo cargo dell’esercito degli Stati Uniti, un C-17, in occasione della seconda tappa del viaggio di fuga dai talebani. Il volo era partito da Kabul quindi aveva fatto scalo in Medio Oriente e si era poi diretto verso la Germania, e nell’ultimo tratto la madre ha iniziato ad avere le doglie, a circa 8.500 metri di altezza.



AFGANA NASCE A BORDO DI UN AEREO USA IN FUGA DA KABUL: IL COMANDANTE E’ SCESO DI QUOTA…

Una volta avvisato il comandante, questi ha deciso di abbassare la quota di volo del velivolo, bruciando così più carburante ma permettendo un aumento della pressione: “Il comandante – viene specificato sempre su Twitter – ha deciso di scendere di quota per aumentare la pressione dell’aria nell’aereo, il che ha contribuito a stabilizzare e salvare la vita della madre”.

Una volta atterrati presso la base aerea tedesca di Ramstein, il personale dell’86esimo gruppo medico dell’Air Force americano ha fornito la propria assistenza al parto, che è avvenuto nella stiva del C-17, fra lamiere e paratie varie. Subito dopo, la madre e la piccola nascita sono state portate via su una barella e quindi ricoverate presso una struttura medica dove sono al momento sotto osservazione.