Possibile rischio terrorismo in Italia per la crisi in Afghanistan? Il timore c’è, anche perché la situazione è imprevedibile. Non a caso negli Stati Uniti l’allarme è crescente. Ma sulle possibili ripercussioni sulla sicurezza interna italiana il ministro della Difesa Lorenzo Guerini discuterà con il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). Per l’intelligence italiana la situazione «è in evoluzione ed imprevedibile», quindi l’attenzione deve restare sempre alta, riporta Sky Tg24. Ed è anche questo il motivo per cui il Copasir ha convocato per martedì 31 agosto il ministro Guerini: bisogna fare il punto della situazione. Lo stesso ministro ha definito «possibile» l’eventualità che ciò che è accaduto in Afghanistan «possa avere riverberi su altre regioni».
Il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha parlato di «rischio altissimo di infiltrazioni» tra i migranti della rotta balcanica. Dal canto suo il Capo dello Stato ha ribadito che «Roma resta fermamente determinata a contrastare con gli Stati Uniti e gli altri partner internazionali ogni forma di terrorismo e di violenza fondamentalista».
TERRORISMO, “RISCHIO ALTO” DI ATTENTATI IN ITALIA
Il nodo è proprio la fuga da Kabul di tantissimi profughi, che inevitabilmente porta con sé dei rischi e quindi dei riflessi per quanto riguarda la sicurezza italiana. Al momento forze dell’ordine e intelligence stanno monitorando costantemente gli arrivi in Italia con l’obiettivo di scongiurare la possibilità che tra chi ha provato a fuggire si nasconda una minaccia. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e i capi di Dis e Aise sono stati ascoltati dal Copasir, che «si è tenuto costantemente informato sulle operazioni di evacuazione e sulle condizioni di sicurezza nell’aeroporto di Kabul sottoposto agli attacchi del terrorismo islamico», ha dichiarato Adolfo Urso, presidente di tale organismo parlamentare. Per il ministro della Difesa Lorenzo Guerini serve un «salto di qualità» da parte dell’Ue riguardo la sicurezza. Per il magistrato Stefano Dambruoso, secondo quanto riportato da Sky Tg24, non ci dovrebbero essere «conseguenze nell’immediato». D’altra parte, in prospettiva potrebbe crescere la presenza di «elementi fondamentalisti» capaci di fare da «catalizzatore per elementi radicali già presenti», quindi «il rischio di una ripresa del terrorismo ora è più alto».