Non c’è pace in Afghanistan: poco fa si è verificato un attacco kamikaze allo stadio di cricket di Kabul, mentre era in corso il torneo T20 della Shpageeza Cricket League. All’improvviso si è udita un’esplosione, ripresa da alcuni cellulari delle persone presenti allo stadio per assistere al match. Tutti i giocatori sono stati portati in un bunker, mentre nell’impianto sportivo andava in scena un fuggi fuggi generale per il panico. L’esplosione è avvenuta durante la partita tra Band-e-Amir Dragons e Pamir Zalmi del campionato professionistico, istituto dall’Afghanistan Cricket Board nel 2013.
Alla sfida stavano assistendo anche funzionari dell’Onu, presenti dunque quando l’attacco kamikaze si è verificato. Non si tratta del primo attentato dinamitardo in Afghanistan. Questa esplosione arriva due giorni dopo quella registrata nei pressi del Gurdwara Karte Parwan a Kabul, che ha fatto diverse vittime. A giugno diverse esplosioni hanno squarciato il Gurdwara Karte Parwan nel quartiere Bagh-e Bala di Kabul. Lo Stato Islamico aveva rivendicato la responsabilità dell’attacco terroristico mortale.
ATTENTATO AFGHANISTAN: ENNESIMA ESPLOSIONE A KABUL
Al momento non è chiaro se ci siano vittime e feriti, anche se le immagini che arrivano da Kabul lasciano supporre possibili conseguenze, visto che l’esplosione si è verificata in un settore dello stadio. Sui social stanno circolando diversi video dell’attacco suicida. Stando agli aggiornamenti più recenti in merito all’attentato, ci sarebbero almeno quattro feriti. Ma sono numeri non confermati, in un momento peraltro in cui sono in corso le operazioni di soccorso. Il terrore a Kabul è ormai una costante. Ad aprile, ad esempio, si era verificata un’esplosione in una moschea sunnita nella capitana afghana dopo le preghiere del venerdì, l’ultimo di Ramadan. In quel caso, furono circa 50 i fedeli morti nell’esplosione. Uno degli attacchi messi a segno in varie zone dell’Afghanistan contro la “pax talebana“. In questo contesto si aggiungono gli appelli di Save the Children, secondo cui l’aumento del costo del cibo costringe molte famiglie afghane e i loro bambini a sfamarsi solo con pane e acqua.