Questo pomeriggio la riunione ristretta tra i Ministri degli Esteri dei Paesi framework della Nato (Usa, Italia, Turchia, Germania) assieme al Regno Unito si sono riuniti per deliberare il ritiro delle truppe di terra dall’Afghanistan a partire dal prossimo 1 maggio. L’annuncio ufficiale sarà dato entro sera dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden che avrebbe partorito l’idea definitiva nei recenti colloqui bilaterali con gli alleati della Nato: la data scelta per il ritiro finale è simbolica e significativa, quel 11 settembre che 20 anni fa rappresentò proprio l’inizio dell’offensiva americana più lunga della propria storia, contro il Paese controllato dai talebani dove si rifugiò il leader di Al Qaeda Osama Bin Laden.



20 anni dopo l’attentato mostruoso alle Torri Gemelle, le truppe americane e Nato potrebbero trovare definitiva strada di ritorno, a partire dal 1 maggio (data già concordata recentemente dalla Presidenza Trump in accordo con i talebani). La decisione potrebbe però sollevare problemi e ritorsioni da parte degli stessi talebani, tanto che sono già stati “avvertiti” dal Segretario di Stato Blinken con un durissimo «qualsiasi attacco durante tale fase riceverà una risposta forte». Trump aveva promesso all’Afghanistan il ritiro completo entro il 1 maggio 2021, ricevendo così lo stop agli attentati dei talebani e l’inizio dei colloqui di pace con il Governo di Kabul: ora però Biden sembrerebbe posporre la ritirata fino all’11 settembre, come già aveva predisposto a fine marzo parlando con la stampa «Sarà difficile rispettare quella scadenza del primo maggio. Solo in termini di ragioni tattiche, è difficile far uscire le truppe. E se lasceremo, lo faremo in modo sicuro e ordinato».



IL RITIRO DELLE TRUPPE: “È ORA DI FINIRLA CON LA GUERRA”

«In questi giorni nella mia visita a Washington durante l’incontro con il segretario di Stato Blinken abbiamo discusso di vari temi, tra cui l’Afghanistan. E conveniamo sul fatto che serva un cambio di passo in Afghanistan. Ci saranno altre riunioni nelle prossime ore ma vi posso dire che si va verso una decisione epocale per la Nato. Una decisione che ovviamente prenderemo insieme ai nostri alleati e che riguarderà la presenza delle truppe in Afghanistan dell’Alleanza Nato», lo ha spiegato il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine della riunione d’urgenza nel quartier generale della Nato a Bruxelles. Per il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, la fine della presenza alleata in Afghanistan è significativa e necessaria «Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. E ora è il momento di portare a casa la nostra forza. Il presidente Biden ne parlerà tra poche ore negli Stati Uniti. E sono qui per lavorare a stretto contatto con i nostri alleati». A 20 anni dall’Attentato dell’11 settembre, Biden spiegherà alla nazione questa sera «È ora di porre fine a questa lunga guerra. Continueremo a sostenere il governo afghano ma senza implicazioni militari». Dal 24 aprile fino al 4 maggio è invece convocata la conferenza di pace a Istanbul, co-organizzata da Onu, Qatar e Turchia: l’obiettivo, ha confermato il Ministro degli Esteri Cavosoglu oggi a Bruxelles «è quello di accelerare e completare i negoziati intra-afghani di Doha, in Qatar, e raggiungere un accordo politico giusto e durevole».

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