Nuova era in Afghanistan. Il ritiro delle forze militari occidentali segna un cambio di passo nel Paese: come vi abbiamo raccontato, i talebani hanno conquistato la capitale Kabul e l’ultima resistenza delle forze armata è cessata. Gli aggiornamenti dal Paese sono drammatici, con gli aeroporti presi d’assalto dai civili, mentre i funzionari italiani sono attesi a Roma nel primo pomeriggio. E arrivano le prime reazioni internazionali…
«La situazione in Afghanistan ha subito grandi cambiamenti e rispettiamo desideri e scelte del popolo afghano»: questa la posizione della Cina. La portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha sottolineato che la guerra nel Paese dura da oltre 40 anni: «Fermarla e raggiungere la pace non è solo la voce unanime degli oltre 30 milioni di afghani, ma anche l’aspettativa comune di comunità internazionale».
Afghanistan, Cina: “Rispettiamo desideri del popolo”
E non è tutto. La portavoce del ministero degli Esteri della Cina ha ribadito: «Ieri i talebani hanno affermato che la guerra è finita e che negozieranno un governo islamico aperto e inclusivo, oltre a intraprendere azioni responsabili per garantire la sicurezza di cittadini afghani e missioni straniere».
Sulla situazione in Afghanistan è intervenuta anche la Russia con l’inviato presidenziale Zamir Kabulov: martedì è in programma un incontro tra l’ambasciatore di Mosca ed i rappresentati della leadership talebana. L’ambasciatore Dmitry Zhirnov ha ribadito ai microfoni di Interfax: «I talebani hanno promesso un Afghanistan civilizzato, libero dal terrorismo e dal traffico di droga. La leadership russa prenderà una decisione sul riconoscimento del movimento talebano a seconda di quanto responsabilmente governerà il Paese».