Lo scrittore Erri De Luca, grande esperto di politica internazionale, ha espresso il suo punto di vista in merito all’incandescente situazione in Afghanistan e al ritiro delle truppe Usa che si concluderà definitivamente il prossimo 31 agosto, martedì: dall’uno settembre non circolerà più alcun esponente degli Stati Uniti da quelle parti del mondo. Per Erri De Luca, la missione iniziata praticamente 20 anni fa, ‘l’indomani’ l’11 settembre, è stato un fallimento, accentuato ulteriormente da questo epilogo: “Quando ad aprile – commenta lo scrittore negli studi del programma In Onda, in diretta tv su La7 – hanno annunciato il ritiro io mi sono permesso di commentarlo con ‘dimissione compiuta’, dimissione compiuta ma non per prenderli in giro ma perchè si è compiuta una dimissione del ruolo degli Stati Uniti nell’intervento militare nel mondo”.
Per Erri De Luca l’Afghanistan ha di fatto cambiato l’intervento militare nel mondo dell’esercito d’oltre oceano: “Non ci torneranno più – ha proseguito nella sua disamina – non interverranno più militarmente nel mondo, se non attraverso degli intermediari, quelli che si chiamano mercenari da noi e da loro si chiamano contractors che però lavorano già, sono già in corso dentro questa guerra in Afghanistan come sono stati in Iraq come lo sono in Libia”
ERRI DE LUCA: “USA? DA ORA IN AVANTI SARA’ GUERRA PER PROCURA”
“Insomma – ha aggiunto e concluso Erri De Luca – esiste già questa guerra per procura per non portare indietro dei soldati propri uccisi, quindi è dimissione compiuta a tutti gli effetti, a prescindere dalla classe media americana”.
De Luca che il 9 giugno scorso aveva twittato: “Si piega la bandiera, l’armata se ne va da Herat, Afghanistan, dopo venti anni. Costi grandiosi, risultati zero di una missione di pura sudditanza”, esternando quindi quasi tre mesi fa tutti i propri dubbi sulla questione. Intanto, come vi abbiamo già spiegato, le forze americane hanno colpito attraverso un drone un esponente dell’Isis-K, ritenuto una delle menti dei due attentati avvenuti all’aeroporto di Kabul due giorni fa.