La Casa Bianca sta prendendo in considerazione un piano per ritirare gli ufficiali della Central Intelligence Agency dalle stazioni di tutto l’Afghanistan, in uno sforzo disperato per aumentare le prospettive di un accordo di pace con i talebani. I piani per l’accordo di pace sono stati annunciati a febbraio dai rappresentanti degli Stati Uniti e del gruppo sunnita con sede a Pashtun, che ha intrapreso un’insurrezione islamista contro il governo sostenuto dagli Stati Uniti a Kabul dal 2001.



Ma da allora la violenza armata tra le due parti ha raggiunto il picco, spingendo molti a mettere in dubbio la fattibilità del previsto accordo di pace. In risposta a questo sviluppo, è stato riferito che la Casa Bianca sta prendendo in considerazione un piano per limitare la presenza della Cia nel paese dell’Asia centrale. Ciò è stato richiesto dai talebani all’inizio dei negoziati, insieme al previsto ritiro delle truppe americane dal paese. In cambio, i talebani si erano impegnati a rompere tutti i legami con i gruppi terroristici internazionali, incluso al-Qaeda.



Gli Stati Uniti avevano precedentemente concordato di ritirare le proprie truppe dal paese, ma avevano escluso di ritirare il personale della Cia, che si ritiene possa contare su diverse centinaia di uomini in Afghanistan. Una delle ragioni principali per respingere la richiesta talebana è che la Cia sostiene, arma  e addestra diverse forze paramilitari per procura in tutto il paese. Questi includono la Khost Protection Force (Kpf), un’unità di 6.500 soldati afgani d’élite, che ha una forte presenza nelle roccaforti talebane come Ghazni, Paktia e Khost. Queste forze non operano sotto il comando del governo afghano, ma sono invece direttamente controllate dalla Cia.



I rapporti nell’agosto del 2019 affermavano che la Cia avrebbe mantenuto “una forte presenza sul terreno in Afghanistan”, anche se le truppe americane avessero lasciato il paese a seguito di un accordo di pace con i talebani. Ma tutto ciò è ora in fase di revisione, secondo i funzionari statunitensi che hanno parlato anonimamente al New York Times. Il giornale ha detto domenica che “le deliberazioni sulla presenza della Cia” erano diventate “parte di discussioni più ampie sul ritiro delle forze internazionali” dal paese. Una possibile linea di azione ruota attorno a un piano per limitare la presenza della Cia alla sola ambasciata americana a Kabul.

Se quanto indicato si attuasse realmente sarebbe una ulteriore prova del fallimento della ventennale guerra in Afghanistan, come avevamo già indicato in un articolo precedente.