La situazione in Afghanistan sta costringendo molte famiglie a misure estreme contro al povertà: drogare i propri figli per non far sentire loro i morsi della fame e vendere le bambine e gli organi per avere soldi per acquistare cibo. Le Nazioni Unite parlano di una vera e propria catastrofe umanitaria. La BBC ha raggiunto alcuni uomini e alcune famiglie in condizioni di povertà estrema: “I nostri bambini continuano a piangere e non dormono. Non abbiamo cibo – ha spiegato uno di loro – Quindi andiamo in farmacia, prendiamo le compresse e le diamo ai nostri figli in modo che si sentano assonnati”.
Quest’uomo sentito dalla BBC vive al di fuori di Herat, la terza città più grande del Paese, là dove si accumulano case di fango popolate da persone allo stremo. In Afghanistan cinque pillole di tranquillante hanno lo stesso costo di un pezzo di pane, circa 10 centesimi di dollaro statunitense. Secondo i medici, somministrare farmaci tranquillanti e ansiolitici ai bambini malnutriti può provocare non solo danni al fegato ma anche stanchezza cronica e disturbi di vario tipo, dal sonno a quelli comportamentali. La BBC spiega che questi uomini e padri di famiglia lavorano spesso come braccianti a giornata e non sempre trovano lavoro. E quando riescono a ottenere un impiego per qualche giorno, la paga è di circa un dollaro al giorno.
Afghanistan, bambine e organi venduti per comprare cibo e ripagare i debiti
Come analizza la BBC, il collasso economico è iniziato dal momento in cui si è insediato il nuovo governo formato dai talebani. Un governo che non è mai stato riconosciuto dalla comunità internazionale e che ha provocato il congelamento dei fondi in arrivo dai Paesi esteri, sprofondando l’Afghanistan in un baratro di povertà e di assenza di lavoro. Per mangiare, uomini e donne si vedono spesso costretti a vendere i loro organi, in particolare i reni: la paga oscilla tra circa 270.000 afgani (3.100 dollari) e 240.000 afghani (2.700 dollari). Cifre che però non bastano per sostenere le famiglie, che spesso hanno contratto debiti per poter mangiare
Quando neanche la dolorosissima scelta di vendere un organi è sufficiente, molte famiglie si trovano costrette a vendere le proprie figlie, anche piccolissime, promettendole in cambio di denaro per matrimoni che si celebreranno quando saranno più grandi. La BBC evidenzia che il prezzo per la vendita di una bambina è di circa 100.000 afgani, quindi la metà del valore di un rene. L’assenza di cibo e di denaro per comprarlo ha scatenato anche una gravissima emergenza di malnutrizione: Medici Senza Frontiere a Herat ha ricoverato il 47% in più di piccoli pazienti rispetto allo scorso anno. E la malnutrizione spesso si accompagna ad altre malattie, come la sepsi, e le famiglie devono chiedere in prestito denaro anche per recarsi in ospedale e tentare di curare i loro figli.