Un editto dei talebani in Afghanistan, a partire dalle scorse ore, ha vietato il taglio della barba nella provincia meridionale di Helmand. La nuova misura, emanata dalla sezione regionale del ministero della Promozione della Virtù e la Lotta contro il Vizio, in base a quanto riporta il Corriere della Sera, prevede misure severe per i barbieri che oseranno tagliare o anche soltanto accorciare le barbe degli uomini del distretto. Esse, infatti, sono simbolo di una profonda religiosità islamica.



“Chiunque viola le nuove regole verrà punito e non avrà il diritto di protestare”. Così recita l’editto. Il timore, adesso, è che oltre alla provincia di Helmand, dove tre decadi fa è nato proprio il movimento radicale dei talebani, possa estendersi all’intero Afghanistan, che dopo la presa del potere del nuovo Governo ha totalmente visto rivoluzionato il proprio stile di vita.



Afghanistan, talebani vietano taglio della barba: un’altra violazione della libertà

Il divieto di taglio della barba da parte dei talebani in Afghanistan rappresenta l’ennesima violazione della libertà della popolazione. Ad esserne vittima, dunque, non sono soltanto le donne, che ormai da settimane non possono più né lavorare né studiare, bensì anche gli uomini stessi. Per ora, ad ogni modo, al di là di singoli editti regionali come quello nella provincia meridionale di Helmand, si tratta soltanto di imposizioni velate.

Quel che è certo è che, tuttavia, il modo di vivere degli afghani è completamente cambiato. In strada, a Kabul, si vedono pochissime donne a volto scoperto, così come sono pochissimi coloro che vestono con abiti occidentali (tra cui i pantaloni), tanto che i negozi di questo genere sono stati chiusi. Anche gli uomini senza barba, adesso, stanno diventando una rarità. Le autorità, in giro per i controlli, intimano alla popolazione di mostrarsi in modo adeguato, “chi non obbedirà verrà punito”, ad esempio venendo frustrato in pubblico.