Secondo delle informazioni ottenute dal New York Times, la scorsa settimana un ex agente CIA di altissimo livello – tale Asif W. Rahman – è stato incriminato dal tribunale federale della Virginia per aver diffuso (ovviamente in modo illecito) alcuni documenti top secret sulle operazioni di Israele in Iran: le indagini erano partite già ad inizio mese, ma solamente martedì scorso l’FBI avrebbe raggiunto l’ex agente CIA in Cambogia per arrestarlo e condurlo davanti alla corte di Guam dove ha risposto alle accuse mosse a suo carico ed è proprio il quotidiano americano a confermare l’esito dell’udienza.
L’ex agente CIA – infatti, secondo i documenti del tribunale visionati dal New York Times che ha avuto anche modo di discuterne con alcune fonti anonime – è stato incriminato con i pesantissimi capi d’imputazione di conservazione e trasmissione intenzionale di informazioni sulla difesa nazionale: interpellata dal quotidiano, l’agenzia di intelligence non avrebbe rilasciato alcun commento alla vicenda; mentre l’FBI si è limitato a confermare l’indagine sulla fuga di notizie e la collaborazione con i colleghi della CIA.
Cosa contenevano i documenti top secret diffusi dall’ex agente CIA: “Probabile piano di attacco di Israele contro l’Iran”
Tornando indietro nel tempo – come anticipavamo qualche riga fa – i documenti top secret ottenuti dall’ex agente CIA hanno iniziato a circolare all’inizio di ottobre e mostravano una sere di analisi condotte dall’Agenzia ed ottenute dalle informazioni raccolte dai satelliti spia statunitensi: si trattava di informazioni estremamente confidenziali, che necessitavano di un lascia passare di altissimo livello e che erano finite immediatamente al centro di un’ampia indagine per ricostruire chi ne aveva avuto accesso; risalendo infine – appunto, lo scorso martedì – all’ex agente CIA ora incriminato.
Nei documenti – spiega il New York Times – erano contenute informazioni come il transito di carri armati ed armamenti da Israele fino all’Iran e probabilmente mostravano i presunti piani israeliani per una rappresaglia contro il territorio iraniano per un’attacco missilistico dell’inizio di quest’anno: non è chiaro – attualmente – chi abbia avuto modo di visionare effettivamente quei documenti e neppure se siano finiti in mano agli stessi ayatollah e se potrebbero avere conseguenze sui progetti di Tel Aviv.