Un agente immobiliare, durante un incontro di lavoro, ha narcotizzato una giovane coppia e stuprato la donna, sotto gli occhi della loro bambina di pochi mesi. La famiglia, come ricostruisce l’Adnkronos, si era recata in un appartamento in provincia di Milano per trattare la vendita di un box: lì è stato offerto loro un drink che, in base a quanto emerso dalle indagini, conteneva una elevata dose di benzodiazepine, una sostanza che provoca avvelenamento.



I due, per oltre otto ore, sono stati in forte stato di alterazione psico-fisica, mentre la figlia che avevano portato con sé è rimasta “in balia degli eventi”. L’uomo, approfittando della situazione, intanto, abusava sessualmente della donna. Quando la coppia ha ripreso coscienza, si è immediatamente rivolta alla Polizia per sporgere denuncia. Nel corso della perquisizione nell’appartamento di via Montenapoleone dell’agente immobiliare sono state rinvenute ingenti quantità di ‘Lormetazepam‘, il farmaco ansiolitico che contiene la sostanza utilizzata per drogare i malcapitati. La versione delle vittime è stata inoltre confermata dai tabulati telefonici e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’appartamento. Il quarantottenne è stato dunque arrestato.



Agente immobiliare narcotizza coppia durante incontro di lavoro: arrestato

Dalle indagini sull’agente immobiliare che ha narcotizzato una giovane coppia durante un incontro di lavoro finalizzato alla compravendita di un box, secondo quanto riporta l’Adnkronos è emerso che l’uomo era già stato condannato nel 2008 per violenza sessuale dal tribunale di Monza e riabilitato dal tribunale di Milano nel 2013. Adesso si ritrova nuovamente a dovere rispondere all’accusa di violenza sessuale aggravata, nonché a quelle di sequestro di persona e lesioni personali.

Il timore degli inquirenti è che il caso non sia isolato. È per questa ragione che si sta indagando al fine di comprendere se in altre occasioni il quarantottenne abbia utilizzato delle sostanze per narcotizzare le proprie vittime e stuprarle. Le quantità di ‘Lormetazepam‘ rinvenute nel suo appartamento sono un indizio del fatto che tale ipotesi è plausibile. L’invito delle forze dell’ordine alle possibili vittime è dunque quello di denunciare.