L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza su Bonus mobili e lavori di ristrutturazione datati. Ci sono casi in cui i lavori sulla prima casa siano stati fatti negli anni passati, ma recentemente siano stati sostituiti degli elettrodomestici. In molti si sono allora chiesti se si possa fare qualcosa per ottenere il Bonus mobili. La risposta arriva dalla rivista online dell’Agenzia delle Entrate, cioè Fisco Oggi, dove si spiega che «per usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici», che consiste nella detrazione Irpef del 50 per cento delle spese di acquisto, «è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia e usufruire della relativa detrazione». Questo vuol dire che per gli acquisti di mobili effettuati nel 2019 l’agevolazione può essere richiesta solo se è stato realizzato un intervento di ristrutturazione cominciato non prima del 1° gennaio 2018. Per gli acquisti effettuati nel 2018, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2017.



AGENZIA DELLE ENTRATE, BONUS MOBILI PER IL 2020

Nella guida dell’Agenzia delle Entrate sul Bonus mobili ed elettrodomestici (che potete visualizzare cliccando qui) è spiegato che l’agevolazione consiste in una detrazione pari al 50 per cento per un massimo di 10mila euro che viene rimborsata sempre tramite 10 rate annuali di pari importo. Con la Legge di Bilancio 2020 è stata disposta la proroga del Bonus, ma c’è chi si chiede se per un intervento di ristrutturazione edilizia eseguito nel 2010 si possa beneficiare delle detrazioni acquistando, ad esempio, un armadio e un frigorifero nel 2020. A tal proposito NotizieOra ha risposto ad un utente spiegando che sarà possibile agganciare ai lavori di ristrutturazione il bonus mobili per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ ma «per il 2020 e il fattore temporale sull’inizio della ristrutturazione si attendono chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate».

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