Nella battaglia contro l’evasione fiscale il governo Draghi si avvale dell’aiuto dell’Agenzia delle Entrate, a cui sono stati concessi poteri speciali per il monitoraggio dei conti correnti, delle carte di credito e del Bancomat che non erano attribuiti prima. Ne parla La Notizia, il giornale diretto da Gaetano Pedullà, nel suo approfondimento riguardo le misure studiate dal governo per contrastare l’evasione fiscale. Nel mirino le abitudini degli italiani rispetto al contante, con l’obiettivo di ridurne l’uso.
Oltre a stabilire che i commercianti non potranno rifiutare carta e bancomat per esigere solo pagamenti in contanti, misura che entrerà in vigore dal mese di giugno, gli italiani non possono pagare più di 2mila euro in contanti, altrimenti rischiano di andare incontro a multe e sanzioni. Dal 2023 però l’importo massimo per eseguire i pagamenti in contanti si abbasserà a mille euro.
AGENZIA DELLE ENTRATE E L’ANAGRAFE DEI CONTI CORRENTI
L’Agenzia delle Entrate, come evidenziato da La Notizia, gestirà una specie di “super anagrafe dei conti correnti”. Di fatto, potrà monitorare i conti degli italiani e le loro abitudini per quanto riguarda l’uso dei bancomat, che è uno degli strumenti principali da esaminare quando si contrasta l’evasione fiscale. L’uso del bancomat è radicato in Italia, infatti il ricorso riguarda non solo prelievi ma anche spese quotidiane.
Ma sui prelievi l’Agenzia delle Entrate sta focalizzando la sua attenzione, perché nei movimenti che potrebbero sembrare banali si possono celare evasione fiscale e/o riciclaggio. Se ci sono troppi prelievi o un numero basso di operazioni al Bancomat rispetto al tenore di vita del soggetto, allora può scattare un campanello d’allarme che può portare, spiega il giornale, ad approfondimenti e accertamenti specifici e accurati per scongiurare episodi, appunto, di evasione fiscale o addirittura di riciclaggio.