Un’agenzia di adozione è accusata di avere truffato i suoi clienti, frantumando il loro sogno di diventare genitori. Questo è il risultato emerso al termine di un’inchiesta condotta dal quotidiano “USA Today” e partita dalla testimonianza di Stacey Green e di suo marito Mark, che non sono riusciti a diventare mamma e papà né con l’inseminazione artificiale, né con la fecondazione in vitro. Così, avevano riposto tutte le loro speranze nell’adozione, soluzione che li ha portati a imbattersi nel Centro Adozioni Indipendenti, un’agenzia californiana esistente da 30 anni e che opera in otto Stati, con l’ufficio dell’Indiana ubicato a soli 11 minuti da casa loro.



Si trattava dell’ennesima agenzia di adozione che la coppia incontrava, ma Mark Green apprezzò il fatto che i funzionari della IAC parlassero di famiglia in primis e di denaro in secondo luogo. La coppia si iscrisse il 13 gennaio 2016, senza tuttavia immaginare che le fondamenta finanziarie del centro si stessero sgretolando. Erano imbroglioni e noi siamo stati truffati, ha dichiarato Elizabeth Adamik, una donna californiana il cui viaggio verso l’adozione si è concluso con la chiusura dell’agenzia. L’ex presidente del consiglio di amministrazione della IAC, Gregory Kuhl, ha negato qualsiasi illecito: “Volevamo aiutare altre persone ad adottare. Tutti ci hanno fatto passare per persone orribili, ma non lo siamo. Abbiamo fatto tutto il possibile”.



AGENZIA DI ADOZIONE ACCUSATA DI TRUFFARE CLIENTI CON FINTE RECENSIONI

L’inchiesta di “Usa Today” ha permesso di scoprire che i dirigenti della IAC sapevano cosa stesse per accadere, ma hanno ugualmente continuato a iscrivere nuovi clienti e a chiedere più soldi a quelli già presenti nei loro elenchi, fino alla settimana in cui hanno decretato la chiusura dell’agenzia di adozione. Peraltro, mentre la situazione peggiorava, i dipendenti pubblicavano recensioni entusiastiche dell’agenzia online, facendo passare in secondo piano i commenti negativi dei clienti frustrati.



Più di un anno prima della chiusura della IAC, i funzionari dello Stato della California avevano ricevuto lo stesso avvertimento sui problemi dell’agenzia. Paul Chartrand e Daniel Gagen sono stati tra i primi a rendersi conto della precarietà della posizione finanziaria dell’agenzia di adozione. Infatti, mentre alcune agenzie si rifiutavano di lavorare con coppie omosessuali, l’IAC li accolse a braccia aperte. Inoltre, hanno raccontato, “accoglieva anche clienti anziani o che intendevano diventare genitori single”. L’opinione della coppia sull’agenzia si è rapidamente deteriorata per una serie di questioni, fino alla sua chiusura definitiva. Cosa accadrà ora?