L’agevolazione sulla prima casa under 36 può essere approvata ancor prima che l’articolo 64 inerente al Sostegni-bis sia entrato in vigore, a patto che il contratto d’acquisto sia stato regolarmente registrato entro e non oltre il 31 dicembre 2023. La precisazione arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate.



La misura attuale dovrebbe essere prorogata fino al 2027, e durante questo arco temporale – ampliata recentemente – si terranno in considerazione gli interventi e gli incentivi contenuti nel decreto Milleproroghe risalenti al 2023 (come da articolo 3, comma 12-terdecies, del Decreto Legge numero 215 del 2023).



Agevolazione prima casa under 36 anche con contratto preliminare

L’agevolazione sulla prima casa under 36 garantisce l’esenzione del pagamento dalle imposte ipotecarie, catastali e di registro, valide soltanto su giovani che oltre al requisito anagrafico rispettino quello reddituale (con un ISEE inferiore a 40.000€) e burocratico (rispettando la registrazione del contratto entro il 31 dicembre del 2023).

Le agevolazioni valgono e sono applicate alla prima abitazione anche in caso di atti in riferimento all’usufrutto, alla nuda proprietà e all’abitazione dell’unità immobiliare oggetto del benefit.



L’Agenzia delle Entrate ricorda che l’applicazione della misura agevolativa può essere applicata anche ai contratti preliminari sottoscritti e registrati ancor prima dell’entrata in vigore del Decreto.

Il contenuto di quanto trascritto è riconducibile all’articolo 64, comma 6, del Decreto Legge numero 73 e del Sostegno bis). Sempre l’Ade fa la sua precisazione mettendo in atto principio di diritto regolamentato dal numero 5 del 2024.

Una proroga continuativa

L’agevolazione della prima casa under 36 è stata cambiata o meglio dire “prorogata“, diverse volte. Dalla sua introduzione il periodo ammesso in misura era compreso fra il 26 maggio del 2021 e il 31 dicembre del 2023, per poi essere ampliato di ulteriori 6 mesi grazie alla Legge di Bilancio 2022, fino alla proroga di un altro anno con l’ultimo Bilancio del 2023.

Dato che l’Agenzia delle Entrate ha specificato che sono ammessi anche i contratti preliminari, il fisco italiano ricorda che il tempo massimo per validare le agevolazioni resta comunque 31 dicembre 2024 (con atto firmato e registrato regolarmente).