Nel 2024 sono in vigore le agevolazioni per i comuni montani. I bonus riguardano un maggior credito di imposta non solo per le attività professionali ma anche per i nuclei familiari. Ma andiamo con ordine e vediamo chi ne può usufruire e quali sono i criteri con la quale vengono erogati.
Ad usufruire delle agevolazioni per i comuni montani sono le microimprese e le piccole aziende, ma anche le cooperative e le società purché i titolari dell’impresa non abbiano compiuto 41 anni d’età nel momento in cui hanno deciso di iniziare l’attività imprenditoriale.
Mentre per le cooperative e le società è essenziale che il capitale venga detenuto dagli under 41 oppure la partecipazione attiva sia per più del 50% da imprenditori under 41.
Tutte le agevolazioni per comuni montani: per persone giuridiche e fisiche
Oltre alle agevolazioni per i comuni montani destinabili alle persone giuridiche (cooperative, società, piccole e microimprese), sono previsti degli incentivi anche per i nuclei familiari che attendono un figlio. Ciò che è importa è che quest’ultimo risulti all’anagrafe in un comune di montagna con meno di 5 mila abitanti.
Da un po’ di tempo alcuni borghi italiani hanno tentato a promuovere degli incentivi economici per chi si trasferisce nei comuni a rischio di spopolamento. Questa volta l’aiuto arriva dal Governo e per l’anno 2025 sono stati già stanziati 5 milioni di euro.
Ancora non siamo certi dell’importo che si otterrà in quanto quest’ultimo (una tantum) verrà stabilito dal decreto del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità di concerto con Affari regionali e Mef. Le novità arrivano direttamente dalla commissione affari costituzionali del Senato al disegno di legge governativo per promuovere e riconoscere gli incentivi previsti nell zone montane.
Il ministro Roberto Calderoli (per gli affari regionali) ha spiegato ciò che si augura:
L’auspicio è che per settembre il disegno di legge possa essere calendarizzato. La legge quadro si pone l’obiettivo di dare risposte alle esigenze dei territori di montagna, che sono un patrimonio del nostro Paese e vanno non solo salvaguardati ma soprattutto valorizzati. Maggiore tutela dei servizi, a partire da istruzione e sanità; incentivi allo sviluppo e misure a sostegno del tessuto socio-economico per contrastare lo spopolamento e ridurre i divari territoriali, insieme a una precisa definizione di Montagna. Questo è l’impegno del sottoscritto e di tutto il governo.