Sorgono delle novità importanti sulle agevolazioni per la prima casa, che potrebbero escludere i beni che pur non essendo classificati “di lusso” non sono ammessi “semplicemente” per i grandi metri quadrati che li caratterizza. A tal proposito la Cassazione ha provveduto al chiarimento grazie alla sentenza numero 2503 in riferimento all’anno 2025.
La Corte di Cassazione nella fattispecie, ha preferito chiarire in che modo si procederà al calcolo, tenendo conto sempre dei metri quadrati massimi ammessi nel benefit. Ma soprattutto la sentenza ha tenuto conto della diatriba sorta tra la richiesta dell’Ade di revocare il beneficio fiscale basato su un conteggio “specifico”, e la “negazione” da parte dei titolari dell’unità.
Le agevolazioni prima casa escludono gli immobili troppo grandi
La Cassazione ha annunciato che le agevolazioni sulla prima casa non possono includere gli immobili che hanno una grande metratura. Nello specifico il computo si effettua su 240 mq massimi, considerando anche il seminterrato da cui si può accedere internamente.
Dunque quando si effettua il conteggio dei metri quadrati, si deve tenere in considerazione anche lo spazio interrato – ad esempio adibito ai parcheggi auto interni – che a sua volta permette di accedere alla scala interna.
In breve, la Cassazione avrebbe dato – nella sentenza sopra citata – ragione all’Agenzia delle Entrate, includendo nel computo anche il seminterrato che viene visto come una “parte” della casa per la quale si gode del beneficio.
Non è la prima volta che la Cassazione esclude dal benefit degli immobili per la loro grandezza. In passato un caso simile ha trattato l’esclusione anche di una soffitta e una cantina con un ingresso interno e per i medesimi motivi.
Superando la soglia massima prevista (tenendo conto della superficie complessiva) gli immobili presi d’esempio varrebbero come “lussuosi” pur non essendolo, semplicemente per i metri quadrati superati dalla normativa utile all’ottenimento del beneficio fiscale per la prima casa.