C’è la svolta in merito all’aggressione avvenuta a Celesia, in provincia di Genova, ai danni di una coppia, marito e moglie, e di un cane, a colpi di roncola. Come ricorda il Quotidiano Nazionale, inizialmente gli inquirenti avevano battuto l’ipotesi della rapina ma in seguito l’indagine ha preso un’altra piega, quella della pista famigliare e così che in poche ore è giunta la svolta: l’ex fidanzato della figlia dei due coniugi massacrati, è stato arrestato.
Si tratta del 25enne Andrea Bandini che ha già confessato di aver colpito ripetutamente i due con una roncola, lasciandoli in gravissime condizioni, entrambi ricoverati fra la vita e la morte. Le vittime si chiamano Angelo Imporzani di 62 anni e Karin Drupes, 64enne, ancora in vita ma al momento nel reparto rianimazione dell’ospedale San Martino di Genova.
AGGREDISCE CON UNA RONCOLA DUE CONIUGI: LE URLA DELLA DONNA
L’agguato, nella notte fra il 9 e il 10 giugno scorsi nella loro casa di Celesia, sita nel comune di San Colombano in Certenoli. Bandini ha ucciso anche il loro cane, dopo di che è scappato con l’auto di famiglia. Un’azione folle che è stata comunque risolta nel giro di 72 ore dagli inquirenti. L’auto è stata ritrovata in un bosco non troppo distante dalla casa della coppia e dentro c’era ancora “l’arma del delitto”, appunto la roncola, un attrezzo formato da un bastone di legno e una lama molto lunga e ricurva che solitamente viene utilizzato nell’agricoltura.
Ad allarmare le forze dell’ordine era stata la vicina di casa dei coniugi Imporzani, che attorno alle ore 22:00 di domenica scorsa ha sentito le urla provenire dalle loro abitazioni. Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo segnalato hanno trovato i due feriti e il cane ucciso, e a quel punto sono stati chiamati i soccorsi, e si era pensato ad una rapina violenta.
AGGREDISCE CON UNA RONCOLA DUE CONIUGI: UN’AZIONE PREMEDITATA?
Ma dalla casa non mancava nulla, a parte l’automobile, di conseguenza gli inquirenti hanno subito accantonato l’ipotesi del furto, puntando invece su quella di una possibile ritorsione. I militari dell’Arma hanno quindi ascoltato i figli della coppia, fra cui Giulia, proprio l’ex fidanzata del ragazzo poi arrestato, rintracciato in un rifugio di Santo Stefano d’Aveto. In seguito l’uomo è stato portato in procura e quindi accompagnato presso il carcere di Marassi. Ha già confessato l’aggressione e l’assassinio del cane, spiegando che non riusciva a rassegnarsi del fatto che la relazione con la figlia della coppia, durata 5 anni, fosse terminata.
Lei aveva poi iniziato un’altra frequentazione e a quel punto il 25enne ha perso la ragione, ed ha compiuto un atto ignobile. Lui pare che avesse avvisato Giulia sul fatto che gliel’avrebbe fatta pagare, come precisa il Quotidiano Nazionale, scrivendole che avrebbe fatto male alle persone a lei vicine e così alla fine ha fatto. Per gli inquirenti il ragazzo aveva preparato tutto nel dettaglio.