A I Fatti Vostri la drammatica vicenda di Antonio Rabbia, aggredito nella Val Comino, nel Parco Nazionale dell’Abruzzo, da un’orsa alta più di due metri. “Il 21 dicembre avevo fatto questa escursione, io amo la natura fin da piccolo, volevo distrarmi un po’. Ero con il mio cane Biondo, il mio eroe e all’improvviso ha alzato la testa di scatto, il cane si è girato verso l’alto, io mi trovavo su un sentiero molto ripido e quando ho visto il cagnolino mi sono girato anche io e ho visto due cuccioli di orso alti un metro vicino ad una tana. Quando li ho guardati poi ho visto la mamma alzarsi da dietro e in un lampo si è scagliata verso di me aggredendomi. Non ho avuto il tempo di scappare, ha fatto 40 metri in tre secondi, poi si è alzata in piedi davanti a me ad un paio di metri, ha spalancato la bocca e mi si è lanciata contro”.
Quindi Antonio ha continuato: “Credevo che volesse ammazzarmi, ha agito per un istinto naturale delle mamme che tendono a proteggere i cuccioli anche se io ero a circa 40 metri di distanza. Fortunatamente mi ha preso di striscio altrimenti non sarei stato qui oggi. Quando mi si è lanciata contro ho fatto una torsione con il busto e mi ha preso con i denti alla pancia”. A quel punto è intervenuto il piccolo Biondo: “Mi ha salvato la vita. Io e l’orso siamo rotolati giù e dopo 15 metri, ho sbattuto con un tronco di un albero a cui mi sono aggrappato mentre l’animale continuava a rotolare giù fino a che non si è fermato, si è alzato in piedi e mi ha guardato negli occhi per poi rimettersi a risalire”. Antonio ha proseguito il suo racconto drammatico: “Quando l’orso stava risalendo gli ho lanciato una pietra e ho visto Biondo che ha rizzato i peli, quindi ha ringhiato e abbaiato in protezione mias cscendeva verso l’orsa per proteggermi”.
ANTONIO RABBIA, AGREDITO DA UN’ORSA: “HO MANDATO UN MESSAGGIO A MIA MOGLIE”
Ad un certo punto Antonio è caduto dopo aver sentito che il piede non gli reggeva più il peso, poi ha preso il telefono: “Volevo dire addio a moglie e figlio dicendo che non ero sicuro di farcela”. Ma Biondo che fine ha fatto? “Non so cosa è successo, dopo il vocale a mia moglie ho cercato di allontanarmi e ho ritrovato il cane tre giorni dopo grazie ad una ragazza che ha un’amore infinito per i cani”.
In studio è arrivato anche l’avvocato di Antonio Rabbia: “Chiediamo che finiscano i commenti diffamatori sui social, se Antonio è qui con noi è miracolato. Servono segnalazioni per evitare che in futuro si verifichino tali eventi. Poi questo ragazzo ha subito un trauma e non dorme la notte”. Antonio ha poi aggiunto: “Mi accusano di aver inventato tutto al fine di chiedere un risarcimento ma io al giorno d’oggi non ho chiesto un euro, ho chiesto solo di mettere un cartello e monitorare la zona”.