Sta per entrare nel vivo il processo nei confronti del gruppo che a giugno del 2022 ha aggredito e accoltellato il trapper Simba La Rue, il punto più basso della faida con Baby Touché, entrambi cantanti emergenti della scena musicale italiana. Il ragazzo è stato colpito da una serie di fendenti e per il medico legale del giudice poteva morire, visto che i colpi erano potenzialmente mortali. Lo riferisce stamane il Corriere della Sera ricordando che al momento sono nove le persone accusate.



Baby Touche, va comunque specificato, non è fra gli imputati del tentato omicidio al rivale, verificatosi il 16 giugno del 2022 in quel di Treviolo, ma si è presentato in aula per accompagnare il fratello Moaad Amagour, 26enne al momento ai domiciliari. Il 20 settembre scoprirà la verità, così come tutti gli altri a processo con il rito abbreviato (in totale sono quattro).



SIMBA LA RUE, LA PERIZIE SULLE FERITE DEL TRAPPER

Samir Benskar, 21enne di Padova, ha invece deciso di patteggiare ricevendo una condanna a 5 anni, ma la pena è stata per ora congelata. Nei confronti del gruppo alla sbarra le accuse sono chiare, tentato omicidio, e la conferma di quanto Simba La Rue abbia rischiato la vita lo si evince proprio dalla perizia del medico legale di cui sopra. Nell’accoltellamento al trapper è stata usata una lama della lunghezza di circa 3-4 centimetri, e l’artista è stato colpito per sei volte, sia al volto che alla gamba e tutte nella zona destra del corpo.



Un colpo è stato ricevuto anche vicino al polmone, mentre uno al femore, nei pressi dell’inguine, e sono stati questi due quelli giudicati potenzialmente mortali. Ferire il polmone avrebbe infatti seriamente messo in pericolo la vita di Simba La Rue, ma anche il colpo vicino al femore, tenendo conto dell’enorme apporto di sangue che passa in quella zona del corpo.

SIMBA LA RUE, IL RICOVERO IN OSPEDALE, POI L’AGGRESSIONE A BABY TOUCHE

Subito dopo l’arrivo dei soccorsi e il trasporto in ospedale, il trapper ferito venne sottoposto ad un delicato intervento, e come ricorda il Corriere della Sera, rischiò anche l’amputazione. Nonostante la gravità del quadro clinico, il cantante decise di lasciare l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove fu ricoverato in un secondo momento, dopo appena quattro giorni.

L’accoltellamento non è mai stato chiarito fino a in fondo, nel senso che non è mai stato compreso chi abbia effettivamente colpito Simba La Rue, ma la linea difensiva è che i colpi erano “solo” potenzialmente mortali, quindi non avrebbero causato morte certa. La cosa certa è invece che quel fatto fu l’inizio di una faida che proseguì il luglio successivo, quando proprio Simba La Rue venne arrestato in quanto coinvolto in una sparatoria avvenuta in quel di Milano ai danni di Baby Touche e per cui fu condannato inizialmente a 4 anni e sei mesi, poi ridotti in appello a 3 anni e 9 mesi. Ora si attendono probabilmente nuove condanne per la fazione opposta.