13 FERMI A VERONA PER AGGUATI A TIFOSI DEL MAROCCO: IL VIDEO
Dopo il rigore di Hakimi in Marocco-Spagna ai Mondiali di calcio in Qatar l’esplosione di festa successiva non è stata purtroppo l’unica conseguenza vista ieri pomeriggio, specie nelle comunità marocchine presenti in gran quantità nel nostro Paese: a Verona alcuni tifosi magrebini sono stati aggrediti in un agguato in pieno centro che ha interrotto la festa pazzesca per la qualificazione storica ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Se negli altri focolai di “caos” esplosi in alcune aree del Paese con scontri con le forze dell’ordine e devastazioni ignobili (come in Piazza Gae Aulenti a Milano dove centinaia di tifosi hanno imbrattato, rotto vetrine e fatto passare un pomeriggio di tensione ai residenti e passanti), a Verona i tifosi del Marocco sono stati la vittima, presi di mira da un gruppo di giovani incappucciati con felpe nere.
È avvenuto tutto nel tardo pomeriggio di martedì, quando gli ottavi di finale dei Mondiali vedevano vincente il Marocco di Ziyech e Hakimi contro i favoritissimi della Spagna. L’atto increscioso è avvenuto quando diversi caroselli di auto celebravano per le vie della città veneta la qualificazione ai quarti dei Mondiali. Come si evince da uno dei video emersi sui social in queste ore, si registrano aggressioni feroci con catene e manganelli contro le auto dei tifosi marocchini che passavano festanti presso Corso Porta Nuova. Il bilancio per fortuna non è stato terribile con una donna rimasta ferita dalle schegge dei finestrini e solo pochi altri lievemente contusi: ma è il gesto orrendo ad aver fatto il giro dei social e portando già oggi alle prime identificazioni.
DIGOS VERONA: “13 FERMATI TRA I MILITANTI DI ESTREMA DESTRA”. LE TESTIMONIANZE
«Erano incappucciati, con felpe nere», raccontano alcuni cittadini marocchini e tunisini presenti in centro a Verona ieri durante l’odioso agguato violento. Dalle scene viste e raccontate agli inquirenti, il timore è che l’aggressione fosse in qualche modo organizzata visto l’intervento simultaneo di 12-13 incappucciati che hanno subito fatto pensare a facinorosi e militanti dell’estrema destra in città. Come spiega l’Arena di Verona, pochi minuti più tardi sempre in centro un gruppo di giovani è stato raggiunto e bloccato dalle forze dell’ordine con sirene spiegate.
Due “piazze” diverse quelle viste ieri non solo a Verona: la festa gioiosa di migliaia di cittadini marocchini e in generale del mondo nord-africano orgoglioso del risultato storico del Marocco ai Mondiali; dall’altro, il caos e le devastazioni che non hanno alcun senso d’essere. In aggiunta, i raid estremisti che producono un agguato che si spera possa rimanere isolato in vista del prossimo match tra Marocco e Portogallo. In serata ieri dalle forze dell’ordine sono arrivati i primi esiti delle operazioni compiute in pochissime ore: a partire dalle 20, fa sapere la questura di Verona in una nota, «sono arrivate diverse chiamate alla centrale operativa della Questura di Verona sulla presenza di circa quindici giovani vestiti di nero e col volto travisato che tentavano di avvicinarsi alla zona in cui i tifosi marocchini stavano festeggiando». Alle 20.30 sono state poi segnalate delle aggressioni con «danneggiamenti alle auto in transito da parte dello stesso gruppo che è stato poi intercettato dalla polizia». La Questura parla di 13 giovani tutti riconosciuti da personale della Digos veronese come «militanti in gruppi di estremi destra della città»; da ultimo, è stato accertato il danneggiamento di quattro auto. Al vaglio degli inquirenti le immagini dei video giunti sui social per capire la dinamica esatta e comprendere se si tratti di un agguato “pianificato” o soltanto isolato.