Paura a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, per un agguato in strada che è costato la vita ad un uomo di 63 anni. Si tratta di Lillo Saito, un venditore ambulante di gelati. È stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco alla testa, sparati a bruciapelo, mentre era in auto. Nell’agguato sono rimasti feriti i genitori della vittima che sono stati subito soccorsi e condotti all’ospedale di Licata. Non sarebbero in pericolo di vita.



Sull’agguato, avvenuto in piazza Provenzani, indagano i carabinieri, diretti dal comandante provinciale di Agrigento, il colonello Vittorio Stingo. Devono ricostruire quanto accaduto e individuare il movente che ha portato al delitto. Stando a quanto riportato da Sky Tg24, il presunto assassino si sarebbe presentato spontaneamente in caserma, dove dunque si è costituito confessando l’omicidio. Si tratterebbe di Angelo Incardona, un uomo di 44 anni che ha precedenti penali per tentato omicidio, porto e detenzione abusiva di armi.



MOGLIE ASSASSINO LO CONVINCE A COSTITUIRSI

Il commerciante Lillo Saito, ucciso mentre era all’interno della sua autovettura Chevrolet Captiva, non doveva essere l’unica vittima dell’agguato che si è verificato a Palma di Montechiaro, un paese a 20 chilometri da Agrigento. Stando a quanto riferito da Sky Tg24, l’assassino avrebbe provato ad uccidere anche i genitori della vittima. Si sarebbe, infatti, recato presso la loro abitazione per sparare altri colpi di pistola che hanno fortunatamente ferito solo di striscio la coppia, trasportata poi in ospedale, dove le loro condizioni non vengono ritenute gravi.



Dopo l’agguato, l’assassino è tornato a casa raccontando alla moglie cosa era successo e cosa aveva fatto. Proprio la moglie lo avrebbe convinto a presentarsi al comando provinciale dei carabinieri di Agrigento per costituirsi e confessare l’omicidio. Gli investigatori, secondo quanto riportato dall’Ansa, lo stanno ancora interrogando per cercare di capire il movente dell’omicidio.