Tempo di saluti in casa Juventus: protagonisti oggi in conferenza stampa il presidente Andrea Agnelli e Fabio Paratici, che ha dato l’addio alla Vecchia Signora dopo undici stagioni di successi. Il numero uno bianconero ha preso subito la parola ed ha voluto ringraziare l’ormai ex uomo mercato, ma non solo. Diversi i temi trattati da Agnelli nel corso del suo intervento, a partire dal cambio in panchina da Andrea Pirlo a Massimiliano Allegri: «Vorrei ringraziare Pirlo e tutto lo staff. Se devo fare un bilancio della stagione e leggo di fallimento della Juventus, beh se in dieci anni il fallimento è qualificarsi in Champions League e vincere due trofei… se sbagliare un anno su dieci vuol dire questo, diciamo che non vogliamo sbagliare ma siamo disponibili a sbagliare un anno ogni tanto».
Dopo aver parlato del ritorno di Allegri sulla panchina bianconera – «mi piace sottolineare la determinazione, la voglia e la grinta di Max di ributtarsi sull’avventura in campo: è un’avventura di lungo periodo, di programmazione e di crescita continua» – Andrea Agnelli si è soffermato sul dossier Superlega: «Per anni ho cercato di cambiare le competizioni europee dall’interno, ho fatto tutta la gavetta all’interno dell’Eca fino alla presidenza. I segnali di crisi erano già evidenti prima del Covid. E’ un sistema ormai inefficiente: la Superlega non è stato un colpo di Stato ma un grido di allarme per un sistema che si avvia verso uno stato di insolvenza».
ANDREA AGNELLI E FABIO PARATICI IN CONFERENZA STAMPA
Al fianco di Andrea Agnelli in conferenza stampa, Fabio Paratici ha voluto ringraziare il presidente e il mondo Juventus per questi undici anni trascorsi insieme, «anni meravigliosi in un club speciale». L’ormai ex diesse bianconero ha spiegato: «Abbiamo vinto tanto ma anche perso tanto, perché solo chi perde tanto può vincere tanto. Ho dato tutto quello che avevo e sono molto orgoglioso di quello che ho dato». Fabio Paratici ha citato il gol di Borriello contro il Cesena come il ricordo più bello in questi undici anni, mentre sui rimpianti ha spiegato: «Lo scambio Lukaku-Dybala il rimorso più grande? No, quando fai il nostro lavoro devi considerare tutto ed avere una mente molto elastica. Dybala è un grandissimo calciatore che ha dato tantissimo alla Juve, io credo di essere uno dei maggiori responsabili per il fatto che lui sia qui: abbiamo investito tanto e fatto una grande scommessa. Credo che sia stato l’acquisto più rischioso nella mia gestione». No comment sul futuro: «Non mi sembra il momento adatto per parlarne: quello che posso dirvi è che la mia famiglia spera che io lavori fin da subito».