L’agnello a tavola a Pasqua è una tradizione. Esso rappresenta il sacrificio compiuto dal Figlio di Dio, che secondo le Sacre Scritture ha dato la vita per l’uomo. L’animale era già presente nella Bibbia prima dell’avvento di Gesù, come simbolo di innocenza e purezza da omaggiare al Creatore. È per questo motivo che per gli ebrei consumare la sua carne era sostanzialmente obbligatorio, in riferimento al fatto che il Padreterno promise al popolo di Mosè la salvezza dei primogeniti se i loro capifamiglia avessero segnato le porte delle loro case in Egitto con il suo sangue. Nel Nuovo Testamento le due figure si fondono. 



La tradizione in questione negli ultimi anni ha causato non poche polemiche, soprattutto tra vegetariani e vegani. Al punto che persino la storia del cattolicesimo è stata messa in dubbio. Nel 2005, Papa Benedetto XVI, ad esempio, sostenne la tesi che Gesù Cristo non consumò agnello durante l’Ultima Cena, contraddicendo credenze antichissime che si ritrovano anche in famosissimi dipinti realizzati a partire dal Medioevo. Nonostante ciò, ad ogni modo, questa carne continua ad apparire nei piatti di molti per Pasqua.



Agnello a Pasqua 2024: tradizione e come prepararlo: le ricette

Andiamo dunque a scoprire come preparare l’agnello per Pasqua. Il più classico è sicuramente quello al forno con le patate. La carne va messa a marinare in una ciotola con vino bianco, olio aglio, rosmarino e timo. Dopo due ore in frigo, va cotto in forno già caldo a 200° per almeno 1 ora insieme alle patate sbucciate e tagliate in quarti. Al termine della cottura è possibile salarlo e condirlo con erbe aromatiche. 

Le alternative a questa modalità di preparazione non mancano. È possibile ad esempio cucinare degli sfiziosi arrosticini oppure un ricco e cremoso agnello cacio e ova. In molti non rinunciano invece alla versione in umido. La cottura anche in questo caso è di circa 75 minuti. I pezzi di carne vanno passati nella farina e rosolati in una casseruola con l’olio. A parte vanno cucinati sedano, carote e cipollotti e il concentrato di pomodoro, a cui andranno aggiunti aglio, salvia e rosmarino. Dopo avere unito l’agnello e il contorno, va bagnato tutto con vino bianco e sfumato. La cottura in umido dovrà avvenire col coperchio a fiamma moderata, idratando di tanto in tanto con il brodo vegetale caldo.